Colombo, La solitudine di chi resta. La morte ai tempi del contagio
Tra 20 anni questo testo sarà più che mai attuale e ai giovani nati nel 2020 (e che nel 2040 avranno 20 anni) farà loro bene riflettere e meditare su queste pagine.
Asher Colombo è docente di Sociologia generale all’università di Bologna, assieme ad altri incarichi.
Con Il Mulino pubblica questo testo del quale suggerisco vivamente la lettura.
Due domande, assieme ad altre, guidano la stesura di questo testo da parte dell’Autore: “Quali sono gli effetti della sospensione del commiato dal morente e delle cerimonie funebri sulle credenze, sugli atteggiamenti verso la morte, sulle pratiche funebri? Come reagiscono le comunità colpite alle drastiche restrizioni in questo campo?“.
Nello scorrere l’indice del libro, il prof. Colombo offre interessanti riflessioni maturate in un suo lavoro di ricerca che aveva avviato antecedente allo scoppio della pandemia e che riguardava “i cambiamenti avvenuti in Italia nel campo degli atteggiamenti, delle credenze e delle pratiche funebri in prospettiva storica“.
Il testo è suddiviso in 4 parti:
1a. Prima della crisi.
2a. Morire di Covid-19.
3a. Legami che continuano.
4a. Senza il funerale.
“I rigidi vincoli imposti alle visite agli ospedali – evidenzia l’Autore – hanno sottratto a molti l’esperienza della condivisione dell’ultimo tratto di vita del morente. Ma questo dialogo viene ricostruito in forme inedite dai sopravvissuti. Si tratta di una strategia che emerge dalla trasformazione dei necrologi da ricordi delle qualità del defunto indirizzati a parenti, amici e a generici lettori, a testi in cui i sopravviventi si rivolgono direttamente al defunto, intrecciano un dialogo con lui, parlando in secondo persona usando quelle parole che non hanno potuto pronunciare alla sua presenza“.
Un testo, pertanto, utile a mappare un’antropologia della vita e della morte che va mutando nei decenni, secondo gli studi dell’Autore.
“Se non era possibile evitare la morte improvvisa e in solitudine – evidenzia Colombo – questa è stata riconsiderata positivamente nella forma di uscita discreta, in punta di piedi, che non arreca danno a nessuno. Un vincolo è stato convertito in una virtù“.
Asher Colombo, La solitudine di chi resta. La morte ai tempi del contagio, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 197, € 18,00.