Galvani, Uno sguardo sull’umano. Antropologia e metafisica in Antonio Rosmini e Edith Stein
Edith Stein accostata ad Antonio Rosmini. Ed è la prima volta che i loro percorsi intellettuali sono messi in parallelo.
Con queste parole Angela Ales Bello della Pontificia Università Lateranense introduce questo lavoro.
Martina Galvani è docente di storia e filosofia nei licei e da alcuni anni dedica le sue ricerche al pensiero di Edith Stein.
Con TAB edizioni pubblica questo poderoso volume quanto mai prezioso sia per gli studiosi di Antonio Rosmini che di Edith Stein.
“Il presente libro – scrive la Galvani nell’introduzione – si propone di mostrare la possibile convergenza tra i due filosofi – Antonio Rosmini e Edith Stein – i quali hanno fatto dell’indagine sull’umano uno dei temi fondamentali delle loro riflessioni. L’intento è quello di rispettare le peculiarità delle due proposte, senza appiattire l’una sull’altra e, dunque, senza trasgredire i criteri storiografici. Non si tratta di cercare una possibile influenza del pensiero di Rosmini su quello della Stein, la quale non poteva conoscere le opere del filosofo, quanto piuttosto quello di individuare un’analoga attitudine filosofica, evidente nella delineazione di una metafisica della persona“.
Il volume è strutturato in 3 capitoli di cui riporto anche i paragrafi per completezza:
Capitolo 1
Indagini sulla coscienza
1.1. La coscienza pura secondo Antonio Rosmini: essenza sostanziale dell’anima.
1.2. Il tema della coscienza nel pensiero di Edith Stein.
Capitolo 2
Gnoseologia, ontologia e metafisica
2.1. Analogie di metodo: epoché e “riflessione osservatrice” verso la filosofia come scienza.
2.2. Gnoseologia e ontologia nella prospettiva ideologica rosminiana.
2.3. L’ontologia secondo Edith Stein tra problema gnoseologico e metafisica.
2.4. Ontologia come “teoria dell’essere possibile” in Antonio Rosmini.
2.5. Il problema dell’essere secondo Edith Stein: ontologia fenomenologica e ontologia classica.
Capitolo 3
Il valore metafisico dell’antropologia filosofico-fenomenologica.
3.1. L’essere reale nell’antropologia di Antonio Rosmini.
3.2. La complessità strutturale dell’essere umano secondo Edith Stein.
3.3. La metafisica della persona umana nel pensiero di Antonio Rosmini e di Edith Stein.
Il testo, evidenzia l’Autrice, cerca “di mettere in luce la profonda vicinanza tra la prospettiva rosminiana e quella fenomenologica di Edith Stein, attraverso l’analisi della dimensione coscienziale. La Stein ritiene che il metodo ideato da Edmund Husserl sia già stato utilizzato in passato da quei filosofi che hanno scelto di iniziare le loro riflessioni dall’esperienza immediata di sé, ovvero dall’interiorità“.
Nel contempo verrà mostrato, prosegue la Galvani, “che la prossimità tra Rosmini e la Stein è giustificabile anche seguendo una linea teoretica che risale a fonti storiche comuni, in particolare al pensiero di Agostino e a quello di Tommaso. Entrambi i filosofi medievali distinguono due livelli di autocoscienza, che indicano rispettivamente con le coppie terminologiche notitia sui-cognitio sui e cognitio habitualis-cognitio actualis. Rosmini e la Stein risentono di queste suggestioni e individuano una coscienza preriflessiva, essenziale o originaria, non identificabile con la successiva e consapevole riflessione su di sé“.
Martina Galvani, Uno sguardo sull’umano. Antropologia e metafisica in Antonio Rosmini e Edith Stein, Roma, TAB, 2020, pp. 428, € 26,60.