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Cosimi, Per un pugno di like. Perché ai social network non piace il dissenso

Un testo che prima di schierarsi contro il like cerca di capirlo e farlo capire, ricostruendone la storia e l’evoluzione, valutandone le ricadute sociali e persino legali
Simone Cosimi, giornalista e saggista pubblica con Città Nuova edizioni questo testo che esplora la nota espressione del “mi piace” del mondo social.
Tutto è cambiato, in forme diverse – scrive Cosimi – ma il pollice (e le sue inefficaci espressioni aggiuntive) è rimasto uguale a se stesso. Grimaldello essenziale e primario alla profilazione e all’engagement – come sanno bene gli strateghi di certi leader politici, e non solo, che lanciano addirittura concorsi per i like più veloci e più numerosi sui loro profili mettendo in palio caffè e incontri col personaggio di turno – che tuttavia negli anni ha creato, come il focus psicologico racconta molto bene, una serie di cortocircuiti individuali che ci porta a pubblicare qualsiasi genere di contenuto pur di strappare ai nostri “amici” un pugno di like“.
Il testo è suddiviso in 6 capitoli:
1. Introduzione.
2. «We like they buy. We like they know»: il Mi piace che nasce dal marketing anni Novanta.
3. L’evoluzione: arrivano le reaction.
4. Instagram Twitter, TikTok e gli altri: le mille vite del like.
5. The dark side of the loop: perché Facebook non vuole il dislike.
6. Vietato ai minori: il caso britannico.
Abbiamo forse domande più scottanti da risolvere – evidenzia l’Autore – in questo pianeta in profonda crisi etica e ambientale, dilaniato da mille cortocircuiti sociali e una terza guerra mondiale fatta di un labirinto di conflitti diversi, ma certo una piattaforma digitale deve porsi continuamente il problema di cosa la sua (in questo caso sterminata) comunità abbia davvero bisogno“.

Simone CosimiPercorsi vocazionali e omosessualitàIl dono gratuito di Dio e la libertà responsabile dell’uomo, Roma, Città Nuova, 2019, pp. 120, € 15,20.