Psicoanalisi,  Società

Hillman, Le storie che curano. Fredu, Jung, Adler

La psicologia costituisce una forma di sapere. L’analisi, invece, è una narrazione, è in sé un movimento.
James Hillman (morto nel 2011) ha diretto lo Jung Institut di Zurigo e fondato il Dallas Institute of Humanities and Culture. Psicoanalista di fama internazionale.
L’editore Raffaello Cortina traduce e pubblica questo testo nell’edizione italiana (con la Prefazione di Luigi Zoja).
Sebbene a prima vista sembri diretto al terapeuta – scrive Hillman nelle prime pagine dell’edizione italiana – il testo è in modo più nascosto indirizzato allo scrittore. Se poi sono tornato a un vecchio terreno, ossia alle figure classiche di Freud, Jung e Adler, per leggere la loro opera in cerca dei loro racconti, l’ho fatto con l’intenzione di dissodare qualche pezzo di un terreno nuovo nella psicoterapia“.

Il testo è suddiviso in 3 sezioni e successivi paragrafi:

1a sezione. Le storie cliniche come narrativa.
2a sezione. Il pandemonio delle immagini.
3a sezione. Cosa l’anima vuole.

Oramai sappiamo che la psicoterapia è inutile – evidenzia Hillman -: raramente i sintomi ne sono guariti, difficilmente i matrimoni salvati, gli impieghi trovati; dipendenze, depressioni, suicidi non sono evitati. I miei colleghi mi rammentano le statistiche secondo cui, per chi ha avuto un trattamento psicologico e per chi è invece stato curato con farmaci o lasciato a se stesso, il risultato è più o meno il medesimo. Nei capitoli di questo testo si fa proprio questo tentativo: si cerca di vedere l’arte narrativa nella psicoterapia e la psicoterapia come un’attività narrativa. La psicoterapia è riuscita a inventare una narrativa che cura“.

James HillmanLe storie che curano. Fredu, Jung, Adler, Milano, Raffaello Cortina, 2021, pp. 239, € 16,00.