Icone,  Iconografia

Pentcheva, Icone e potere. La Madre di Dio a Bisanzio

Nel mondo bizantino la Vergine Maria incarnava il potere piuttosto che la tenerezza materna.
Bissera V. Pentcheva è storica dell’iconografia bizantina.
Con Jaca Book pubblica una nuova edizione, dopo quella del 2010 quale prima edizione, dove l’Autrice collega la fusione di culto mariano e ordinamento imperiale con i poteri attribuiti alle immagini di questa donna Tutta Santa.
Oltre alle icone – scrive Pentcheva nell’introduzione – mi propongo di esplorare in che modo il culto della Madre di Dio desse corpo a princípi politici e promovesse l’ideale dell’Impero. Maria veniva percepita come garante delle vittorie e della leggimità imperiali, ereditando in questo modo le funzioni della Vittoria romana“.

Il volume è indicizzato in 2 parti e 6 capitoli:

Prima parte. La Tehotokos e il potere imperiale

1. Origini del culto divino
2. L’assedio degli avari. Memoria e cambiamento
3. Nel contesto bellico

Seconda parte. Le icone in pratica

4. L’icona Hodegetria e la processione dei martedì
5. La risposta delle Blacherne. L’icona del miracolo consueto
6. Sintesi: riti commemorativi imperiali al Pantokrator

Questo libro – evidenzia l’Autrice – non copre soltanto un’ampia gamma di forme artistiche, dai sigilli alla pittura monumentale, ma si occupa anche della raccolta, traduzione, analisi e interpretazione sistematiche di un’ampia selezione di fonti scritte, che comprendono cronache, omelie, inni ed epigrammi. Questo studio si concentra sui tre importanti monasteri della capitale bizantina (Blacherne, Hodegon, Pantokrator) e intreccia una narrazione di conflitto e di sintesi dei rituali di questi centri mariani e del loro ruolo nel foggiare l’ideologia imperiale“.

Bissera V. PentchevaIcone e potere. La Madre di Dio a Bisanzio, Milano, Jaca Book, 2018, pp. 337, € 46,00.