Barton, Il libro dei libri. Una storia della Bibbia
La Bibbia non è mai stata un testo fisso e monolitico, ma è il risultato di un lungo e avvincente processo evolutivo durato secoli.
John Barton biblista è sacerdote della Chiesa d’Inghilterra. Ha insegnato per ventitré anni presso l’Università di Oxford, dedicandosi soprattutto agli studi biblici. È stato direttore della Oxford Research Encyclopedia of Religion.
L’editore Garzanti traduce e pubblica questo suo testo, con l’edizione italiana curata di Paolo Lucca.
“Questo libro – scrive Barton nell’Introduzione – racconta la storia della Bibbia dai suoi remoti inizi nel folklore e nel mito arrivando fino alla sua ricezione e interpretazione contemporanea. Ne illustra genesi, trasmissione e diffusione, mostrando come essa sarebbe stata letta e utilizzata dall’antichità a oggi, nelle sue lingue originali e in traduzione. Auspico in questo modo di riuscire inoltre a fugare l’immagine della Bibbia come un monolite sacro conservato tra due copertine di pelle nera per rivelarne invece la vera natura – quella di un prodotto di un processo lungo e affascinante – ed esporre la straordinaria molteplicità di modi in cui essa è stata letta nel corso dei secoli”.
Il testo è suddiviso in 4 parti:
1a. L’Antico Testamento
2a. Il Nuovo Testamento
3a. La Bibbia e i suoi testi
4a. I significati della Bibbia
“La Bibbia – evidenzia l’Autore – ha ancora oggi una grande rilevanza culturale, negli Stati Uniti molto più che in Europa. Una forte tradizione evangelica in molte aree dell’America ha fatto sì che essa abbia conservato una profonda importanza anche per quanti non sono religiosi, tanto che, per i politici, criticare o ignorare la Bibbia non è mai una mossa saggia. Ciò non significa necessariamente che la gente legga molto la Bibbia, la quale, più che a un oggetto di studio, assomiglia semmai a una specie di icona. Sono numerosi gli stati che indicono ciclicamente «anni della Bibbia», per esempio la Pennsylvania nel 2012. Nonostante, in linea teorica, chiesa e stato siano separati, negli Stati Uniti la Bibbia gode ancora di una grande presenza pubblica in quanto simbolo della base fondamentalmente cristiana della vita nazionale. In Gran Bretagna, nonostante l’attaccamento alla Bibbia sia meno forte, essa continua tuttavia a essere impiegata come oggetto sacro. Per esempio, sono ancora in molti ad accettare di prestare giuramento «sulla Bibbia» in un tribunale, e le future spose possono acquistare speciali bibbie rilegate in copertina di pelle bianca da portare con sé sull’altare. La Bibbia rimane un bestseller nella maggior parte dei paesi europei, anche se il suo studio approfondito sta diventando un interesse minoritario man mano che il fascino del cristianesimo si affievolisce“.
John Barton, Il libro dei libri. Una storia della Bibbia, Milano, Garzanti, 2021, p. 114, € 12,00.