Opera Omnia Panikkar

Pavan (cur.), Parliamo dello stesso Dio? Raimon Panikkar dialoga con il rabbino Pinchas Lapide

Non c’è dialogo che non porti un guadagno reciproco.

L’editore Jaca Book ha scelto di pubblicare l’Opera Omnia di Raimon Panikkar. Milena Carrara Pavan ha ricevuto dallo stesso Panikkar la cura della pubblicazione di tutti i suoi scritti.

La casa editrice traduce dal tedesco (a cura di Paulo Barone e per l’Epilogo a cura della Curatrice Milena Carrara Pavan) e pubblica questo testo di Raimon Panikkar che conversa con il rabbino Pinchas Lapide, entrambi intervistati da Anton Kenntemich.

Il testo qui presentato – scrive la Curatrice nella Prefazione – è la trascrizione del dibattito tra Pinchas Lapide e Raimon Panikkar, che ebbe luogo l’11 giugno 1993 a Monaco di Baviera. Pinchas Lapide (1922-1997) è stato un teologo ebreo di origine austriaca, allievo di Martin Buber in Palestina, studioso dei rapporti tra cristianesimo ed ebraismo e promotore del dialogo ebraico-cristiano; autore inoltre di numerosi libri, alcuni dei quali tradotti anche in italiano (Predicava nelle loro sinagoghe. Esegesi ebraica dei Vangeli, Paideia, Brescia 2001; Il discorso della montagna. Utopia o programma?, Paideia, Brescia 2003). Moderatore della conversazione e poi redattore del testo fu il germanista e studioso di teologia cattolica Anton Kenntemich (1944-1996), originario della Svizzera francese, che si occupò di rubriche e inchieste sul mondo cattolico per la radio bavarese”.

Il testo è suddiviso in 16 capitoli:

1. Interrogarsi sull’alterità di Dio o restare in silenzio?
2. Se o come dobbiamo parlare di Dio.
3. Parlare di Dio. Esprimere l’inesprimibile.
4. Lasciarsi cercare dal mistero.
5. Andare è la nostra vita, stare il nostro essere qui.
6. Ateisimo o della resistenza contro i falsificatori di Dio.
7. Presentimento di un Dio celato interiormente.
8. Tacere del Dio vivente, invece di farne oggetto di discussione.
9. Hindū, buddhista e cristiano nello stesso tempo?
10. Che cosa apprezzo delle altre religioni e che cosa manca alla mia?
11. Limiti delle religioni.
12. Dio è debole come noi?
13. Il mistero del male. La spina nel fianco.
14. Spiegare il problema del male con l’ipotesi di Dio?
15. Conversione alla democrazia di culture e religioni.
16. Dialogo: dire di sì a Dio, che non conosciamo.

Come il lettore potrà constatare – evidenzia la Curatrice – il confronto tra Lapide e Panikkar, oltre che un caso esemplare di dialogo franco e spregiudicato, presenta un susseguirsi continuo di temi e spunti di riflessione, di passaggi illuminanti, di riprese e di fughe in avanti, talvolta di semplici cenni lasciati senza sviluppo. La suddivisione in capitoli, compiuta con acume da Kenntemich, ha il compito evidente di «raffreddare» quel tanto che basta il flusso, altrimenti incandescente, di questa materia dialogale. C’è, tuttavia, un motivo che attraversa da parte a parte l’intera conversazione, un filo sottile che unisce i propositi di entrambi gli interlocutori, ma che, al tempo stesso, ne distanzia le rispettive traiettorie filosofiche e spirituali: la ricerca di una nuova «unità di misura» che sia così sensibile, profonda e minuta da non tralasciare alcun aspetto della realtà. Tenerlo presente può essere un’ulteriore, utile, forse decisiva chiave di ascolto del testo”.

Milena Carrara Pavan (cur.)Parliamo dello stesso Dio? Raimon Panikkar dialoga con il rabbino Pinchas Lapide, Milano, Jaca Book, 2014, pp. 80 € 12,00.