Barbero, Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco
Le parole usate dai papi sono importanti; tanto più in quanto il loro modo di parlare non è sempre lo stesso.
Alessandro Barbero è il più noto storico italiano. I suoi libri sono bestseller in Italia e nel mondo e le sue “Lezioni di storia” sono molto seguite dal vivo e online. Insegna Storia medievale presso l’Università degli Studi del Piemonte Orientale. Ha vinto il Premio Strega nel 1996 con il romanzo storico Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo. Collabora con “La Stampa”, con il programma Superquark di Piero Angela e con i programmi a.C.d.C. e Passato e presente di Rai Storia.
Con la qualificata casa editrice Laterza editore pubblica questo volume sulle parole usate dai papi – da Gregorio VII a Francesco – in quanto sono una traccia preziosa per capire quanto profondi siano stati i cambiamenti della Chiesa nel corso dei secoli.
“In queste pagine – scrive l’Autore – faremo un viaggio attraverso le parole usate dai papi nei secoli. Ovviamente la Chiesa esiste da duemila anni e nel corso di questi due millenni ha prodotto innumerevoli parole; non si tratta di renderne conto in modo esaustivo o anche solo sistematico, ma piuttosto di proporre uno dei tanti viaggi possibili, cominciando dal Medioevo per arrivare fino alla soglia della nostra epoca“.
Il volume è suddiviso in 6 capitoli:
1. I papi del Medioevo e il dominio del mondo
2. I papi del Rinascimento fra vecchi e nuovi nemici
3. I papi del XVII e XVIII secolo: una battaglia di retroguardia
4. I papi dell’Ottocento in lotta contro la modernità
5. L’accettazione della modernità e la faticosa ridefinizione del ruolo della Chiesa
6. La Chiesa di nuovo maestra
“Le parole usate dai papi – evidenzia l’Autore – sono importanti; tanto più in quanto il loro modo di parlare non è sempre lo stesso. Ovviamente varia a seconda del contesto: nell’enciclica Laudato si’ che Francesco ha pubblicato nel maggio 2015 sarebbe inutile cercare tanto i pugni quanto il casino (anche se c’è «piove sul bagnato»). Ma soprattutto varia, in modo molto istruttivo, da un’epoca all’altra. Nei secoli le parole dei pontefici sono cambiate così profondamente che se un papa utilizzasse oggi le stesse espressioni che erano normali non dico nel Medioevo, ma anche soltanto nell’Ottocento provocherebbe molto più sconcerto dei pugni di papa Bergoglio. Il linguaggio con cui il pastore della Chiesa di Roma si rivolge all’umanità nei momenti difficili è sempre stato espressione non solo della sua personalità individuale, ma del posto che la parola della Chiesa occupava nel mondo in quella data epoca; ed è un indizio estremamente rivelatore delle diverse modalità, e della diversa autorevolezza con cui di volta in volta i papi si sono proposti come leader mondiali“.
Per l’acquisto diretto del libro.
Alessandro Barbero, Le parole del papa. Da Gregorio VII a Francesco, Bari, Laterza, 2022, pp. 114, € 10,00.