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Mancuso, La mente innamorata

In questo libro l’Autore sostiene che l’equilibrio tra l’irrazionalità dell’amore e la pura logica della mente è ancora possibile.

Vito Mancuso ha insegnato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano e l’Università degli Studi di Padova. È autore di moltissimi libri a carattere teologico e dirige la collana I Grandi Libri dello Spirito.  È editorialista del quotidiano «La Stampa».

Con l’editore Garzanti pubblica questo nuovo saggio dove, a partire dall’esempio che va da Dante a Hannah Arendt, da Giordano Bruno a Etty Hillesum, Mancuso indica la strada da percorrere per dare ascolto al maestro interiore che ognuno custodisce dentro di sé, e raggiungere uno stato di felicità dell’esistenza puro e allo stesso tempo reale, sognante ma a occhi aperti, che rappresenta il dono maggiore che si possa ricevere dalla vita.

Il più delle volte – scrive l’Autore – la nostra mente non è innamorata, ma preoccupata, ansiosa, impaurita, spesso annoiata, non di rado arrabbiata. La sua condizione ordinaria è l’inquietudine, l’ansia, la paura, talora l’angoscia, quasi sempre il desiderio, il quale, di frequente, non manca di trasformarsi in cupidigia. La mente insomma ospita un ribollire di inesauste emozioni, positive e negative, che la fa vivere solitamente in uno stato di continuo e duro lavoro. Ben lungi dall’euforia dell’innamoramento, essa è piuttosto il teatro di un’ininterrotta proliferazione di domande nelle loro varie tipologie (perché le domande, come vedremo, sono molto diverse tra loro). Che cosa chiede la mente? Sicurezza, protezione, potenza, piacere, attenzione, compagnia, accudimento, conforto, guida, indipendenza, ribellione, chiarimento, spiegazione, amore, questo e altro ancora, e lo fa in continuazione“.

Il testo è strutturato in 8 capitoli:

1. Siamo dinamite
2. La mente inquieta e le domande di sempre
3. La mente inquieta e le domande di oggi
4. Le condizioni per l’innamoramento della mente
5. Di cosa si innamora la mente
6. Come si innamora la mente
7. Come diventa la mente innamorata
8. Cosa siamo

Il punto luminoso di cui la mente è innamorata – evidenzia l’Autore – viene denominato in diversi modi dalle tradizioni spirituali e dalle filosofie: Dio, Tao, Logos, Dharma, Spirito Santo, oppure amore, bene, sapienza, giustizia, verità, utopia, arte, bellezza. Gesù vi si riferiva dicendo soprattutto «Dio» e «cielo», invitando a non accumulare tesori sulla terra, «dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano», ma ad accumularli in un’altra dimensione, più intima e per questo più segreta, «dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano», che egli chiamava «regno di Dio» e «regno dei cieli». Ne annunciava anche l’imminente discesa sulla terra, la quale si sarebbe così trasformata nel regno di Dio o dei cieli, tornando finalmente a essere governata di nuovo secondo giustizia: la terra, questa terra, come regno di Dio“.

Per l’acquisto diretto del testo.

Vito Mancuso, La mente innamorata, Milano, Garzanti, 2022, p. 248, € 18,00.