Bibbia,  Insegnamento universitario

Schäfer, Gesù nel Talmud

Domanda: che cos’hanno in comune Gesù e il Talmud? A prima vista non molto.

Peter Schäfer è autore di una quantità di studi sui rapporti di giudaismo e cristianesimo in età tardoantica, ha insegnato per decenni Studi giudaici alla Princeton University e alla Freie-Universität di Berlino. Negli Studi biblici ha già pubblicato: La nascita del giudaismo dallo spirito del cristianesimo, sugli inizi del giudaismo rabbinico in rapporto al cristianesimo.

La prestigiosa casa editrice Paideia traduce dall’inglese (a cura di Federico Dal Bo) e pubblica questo saggio – nella collana Studi Biblici n. 206 – dove l’Autore evidenzia come i rabbi conoscessero a fondo i racconti neotestamentari e come se ne servissero in senso parodistico e apertamente anticristiano, a riprova sia dell’opportunità dell’esecuzione di Gesù come blasfemo e idolatra sia della superiorità del giudaismo sul cristianesimo.

Talmud, l’opera letteraria più autorevole del giudaismo rabbinico. Nel corso di diversi secoli – scrive l’Autore – quest’opera ha preso forma in due versioni, in Palestina e in Babilonia: la prima, il Talmud palestinese o gerosolimitano, fu creata nella Palestina del V sec. d.C., la seconda, il Talmud babilonese, raggiunse la sua forma definitiva agli inizi del VII sec. d.C. in Babilonia. Le due opere, il Nuovo Testamento e il Talmud, non potrebbero essere più diverse per forma e contenuto. Il Nuovo Testamento è scritto in greco, si occupa della missione di Gesù di Nazaret; questi, considerato messia e figlio di Dio, per queste sue rivendicazioni venne respinto dalla maggior parte dei contemporanei giudei, fu messo a morte dal governatore romano Ponzio Pilato, risorse il terzo giorno dopo essere stato crocifisso e fu assunto in cielo. Il Talmud invece è scritto prevalentemente in aramaico, è una enorme raccolta di analisi di natura prevalentemente giuridica inerenti a problematiche quotidiane approfondite secondo le interpretazioni rabbiniche della legge giudaica“.

Il testo è suddiviso in 9 capitoli:

1. La famiglia di Gesù
2. Il figlio/discepolo finito male
3. Il discepolo frivolo
4. Il maestro di torah
5. Guarire nel nome di Gesù
6. L’esecuzione di Gesù
7. I discepoli di Gesù
8. La punizione di Gesù all’inferno
9. Gesù nel Talmud

Perché scrivere un nuovo libro sull’argomento? – si domanda l’Autore -. Anzitutto perché la questione di Gesù nel Talmud rientra, come si sa, nella problematica più generale della possibilità e dei modi in cui il movimento cristiano nascente si riflette nella produzione letteraria del giudaismo rabbinico. Qui ci si trova su un terreno molto più solido: Gesù può anche non essere menzionato esplicitamente, ma il cristianesimo, il movimento che egli ha messo in moto, è certo oggetto di discussione. In secondo luogo il paradigma profondamente antagonistico di “giudaismo» contro “cristianesimo», cristallizzato come se l’uno fosse in “splendido isolamento» rispetto all’altro, è stato attentamente approfondito negli ultimi due decenni. Il modello oltremodo semplicistico di due religioni nettamente divise non ha più corso: una religione sorella (il “cristianesimo») che emerge dall’altra e quasi contemporaneamente taglia i ponti andando per la propria strada, e un’altra (il “giudaismo»), che non pare essere toccata in alcun modo da questo evento epocale e continua a seguire il proprio corso fino a essere superata dall’impeto storico della “religione» più forte. La realtà che risulta da una ricerca meglio circostanziata e spassionata è assai più complessa e intricata. Non importa quindi quanto considerevole sia la documentazione disponibile; è necessario prendere in seria considerazione ogni traccia di discorso tra giudaismo e cristianesimo, indipendentemente dalla reazione rispetto alla figura fondativa del cristianesimo“.

Per l’acquisto diretto del testo.

Peter SchäferGesù nel Talmud, Torino, Paideia, 2021, pp. 235, € 28,00.