Primadei-Villa (curr.), Note nella cura. Musica, psicoanalisi e musicoterapia
Una lettura psicoanalitica del linguaggio musicale.
Adriano Primadei, musicoterapeuta e musicista, ha collaborato con Neon, Litfiba, Raf, Bobo Rondelli. Specializzato in Psychoanalytic Observation, ha fatto parte dei comitati scientifici dei convegni europei di Musicoterapia.
Angelo Villa psicoanalista, membro di Jonas Italia, docente IRPA.
Con Mimesis editore pubblicano questo testo che affronta un rapporto interessante: se musica e linguaggio condividono “lalingua”, l’impasto di suono e godimento dal quale entrambe derivano, la musica, in quanto sintassi e grammatica di significanti vuoti, prende una direzione particolare.
“Questo lavoro – scrive Claudia Tinti nell’Introduzione – vuole indagare il linguaggio musicale nei suoi aspetti generativi, il ruolo della musica nell’emergere della soggettività umana, aspetti che implicano la relazione della musica con l’inconscio“.
Il testo è suddiviso in 2 sezioni per un totale di 15 contributi:
1a sezione: Cosa, nella musica…
2a sezione: nella cura
“La musica – evidenzia Tinti – ha a che fare con l’inconscio e la soggettività più di quanto si possa pensare“.
Ma il legame tra musica e senso è destinato a rimanere solo una promessa, un gioco di sembianti senza maschere, nient’altro che un’allusione ai contenuti rimossi dell’inconscio. É forse questa la caratteristica che fa della musica un importante strumento di cura: come articolazione e sintassi del godimento, le improvvisazioni cliniche puntano al Reale, presentificandone gli effetti. Ciò avvicina il significante musicale al nuovo significante invocato dall’ultimo Lacan, “un significante che non ha alcun tipo di senso, sarebbe forse quello che potrebbe aprirci a ciò che chiamo, nel mio modo maldestro, il Reale”.
Per l’acquisto diretto del testo.
Primadei-Villa (curr.), Note nella cura. Musica, psicoanalisi e musicoterapia, Sesto San Giovanni, Mimesis, 2022, pp. 359, € 26,00.