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Recalcati, Elogio del fallimento. Conversazioni su anoressie e disagio della giovinezza

In un mondo in cui prevale il culto della prestazione, l’esperienza del fallimento costituisce per la persona una concreta possibilità di trasformazione.

Massimo Recalcati è uno psicoanalista lacaniano tra i più noti in Italia, soprattutto per i suoi studi sui disturbi del comportamento alimentare (anoressia e bulimia). Nel 2003 ha fondato JONAS, Centro di Clinica Psicoanalitica per i Nuovi Sintomi, con l’intento di allargare l’indagine iniziata sull’anoressia e la bulimia anche agli altri sintomi con cui il disagio soggettivo si manifesta nel tempo della contemporaneità: attacchi di panico, depressione, problematiche legate alle nuove famiglie, tossicodipendenze. È membro fondatore di ALI (Associazione Lacaniana Italia di psicoanalisi) e direttore scientifico dell’IRPA (Istituto di Ricerca di Psicoanalisi Applicata) e del Corso di specializzazione per i Nuovi Sintomi di Jonas Onlus (Milano). Insegna Psicopatologia del comportamento alimentare presso l’Università di Pavia e Psychopatologie de l’anorexie presso l’Università di Losanna.

Con la qualificata casa editrice Il Margine – del marchio Erickson pubblica questo testo frutto di una serie di conversazioni svoltesi nelle circostanze più varie, su riviste e in trasmissioni radiofoniche, tra il 1998 e il 2011.

“Quando in gioco è l’albero-soggetto – scrive l’Autore – non esiste solo automatismo, non esiste solo necessità naturale. Lacan ce lo ricorda con insistenza: il soggetto non risponde a una legge, non è l’effetto di una causalità necessaria, non è il frutto già contenuto nel programma dell’albero-eidos. Lo sappiamo: ci sono alberi sterili, alberi che non fruttificano, alberi morti, come il fico a cui Gesù non risparmia la sua maledizione. Ci sono alberi sradicati dalla violenza della vita, travolti da inondazioni, spezzati dai fulmini, marciti per malattie. Il frutto non è custodito, né protetto in nessuna essenza”.

Il testo è suddiviso in 3 parti:

1a parte. Interviste e dibattiti
2a parte. Radiofonie
3a parte. Marginalia

“Il disagio della giovinezza dei nostri tempi – evidenzia l’Autore – è più caratterizzato dalla sterilità del desiderio, dalla sua assenza che non dal conflitto che la sua presenza provoca. Lo aveva già visto bene Pasolini quando rimproverava ai giovani del Sessantotto — e lo stesso farà Lacan — di criticare i padri solamente per cercare un altro padrone, assai più ineffabile e potente: la macchina del discorso del capitalista. Se consideriamo questa tendenza conformista come un tratto del disagio della giovinezza ipermoderna, non possiamo non considerare il fallimento come una possibilità autentica per il desiderio. Si tratta di recuperare il fallimento come una manifestazione del desiderio e non come un mero insuccesso nell’affermazione del proprio io. L’erranza, lo sconfinamento, la perdita di sé possono essere le occasioni per l’incontro con il proprio desiderio rimosso”.

Massimo RecalcatiElogio del fallimento. Conversazioni su anoressie e disagio della giovinezza, Trento, Il Margine – Erickson, 2022, pp. 264, € 18,50.