Memoria,  Storia dell'Italia

Caselli, Giorni memorabili che hanno cambiato l’Italia (e la mia vita)

Dieci date per dieci capitoli, dalle Brigate rosse alla mafia, dalla strage del cinema Statuto al ‘processo del secolo’ contro Giulio Andreotti, passando per il Csm e la ’ndrangheta al Nord, fino ad arrivare alle polemiche sulla Tav.

Gian Carlo Caselli è stato giudice istruttore a Torino, ha guidato la Procura della Repubblica di Palermo (subito dopo le stragi del 1992), è stato poi procuratore generale e procuratore della Repubblica di Torino. Attualmente è presidente dell’Osservatorio di Coldiretti sulla criminalità nell’agricoltura e sul sistema agroalimentare.

Con la qualificata casa editrice Laterza pubblica questo testo dove racconta gli snodi fondamentali di cinquant’anni di storia italiana intrecciati con la biografia, non solo professionale, di un testimone forse unico nel panorama della magistratura italiana.

“Non era facile – scrive l’Autore nella Premessa – schivare tutte le macchie di residui d’olio industriale della fabbrica, quando alla fine dell’orario di lavoro, o nei giorni di festa, scorrazzavo in bicicletta tra i torni. Erano gli anni ’40, subito dopo la guerra, vivevo a Torino con i miei genitori proprio dentro lo stabilimento metalmeccanico dove papà era l’autista e mamma la segretaria del “padrone”. E più difficile delle chiazze d’olio in cortile era di sicuro schivare i “consigli” che il padrone elargiva al figlio dell’autista con generoso paternalismo: “Ricorda, ragazzo – mi disse un giorno –, il sindacalismo è la prostituzione dell’intelligenza”. E io subito pensai al signor De Carolis, il collega di papà, il sindacalista che ostentava l’Unità nella tasca della giacca. Ne ricordo purtroppo solo il cognome, ma al signor De Carolis sono debitore di almeno due cose. Primo, di quella domenica in cui bussò alla porta di casa e disse: “Vieni Gian Carlo, ti porto allo stadio”; allo stadio c’era il Grande Torino e da quel giorno il granata mi è rimasto tatuato addosso. Secondo, di quel pensiero che cominciò a rodermi dopo il “consiglio” del padrone: come si poteva parlare, per quelli come De Carolis, di “prostituzione dell’intelligenza”? Ma soprattutto non capivo perché quell’uomo insistesse a fare ciò che faceva nonostante le ostilità che, con tutta evidenza, si attirava da più parti”.

Il testo è suddiviso in 11 capitoli.

“Mi piace pensare – evidenzia l’Autore – di aver ragionato e agito così, il più possibile, per tutta la mia vita professionale e non. Ma non solo: si è in parte ciò che si desidera essere e fare (e che si ha la fortuna di poter essere e riuscire a fare) e in parte ciò che capita. “Quando ci sei, ci sei” è il semplice ma efficacissimo incipit del secondo capitolo di Viaggio al termine della notte di Louis-Ferdinand Céline, scrittore cui una problematica biografia non ha impedito di scrivere uno dei maggiori capolavori del XX secolo. Quando ci sei, ci sei. Che tu lo voglia o no, che tu scelga di non scappare perché l’hai deciso o semplicemente perché non c’è alternativa”.

Gian Carlo CaselliGiorni memorabili che hanno cambiato l’Italia (e la mia vita), Bari, Laterza, 2023, pp. 144, € 16,00.