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Matteo, Riportare i giovani a messa. La trasmissione della fede in una società senza adulti

Il compito di diventare adulti e adulti credenti.

Armando Matteo, nato a Catanzaro nel 1970, è docente di Teologia fondamentale alla Pontificia Università Urbaniana di Roma. Nell’aprile 2022 è stato nominato da papa Francesco segretario per la Sezione Dottrinale del Dicastero per la Dottrina della fede. Dal 2005 al 2011 è stato assistente ecclesiastico nazionale della FUCI e dal 2019 al 2021 direttore della rivista «Urbaniana University Journal». È autore di numerosi saggi.

Con la qualificata casa editrice Àncora pubblica questo testo dove l’Autore stesso si domanda, mettendosi nei panni del lettore: un altro libro sui giovani?

“Dalla celebrazione del Sinodo sui giovani in poi – scrive l’Autore nell’Introduzione – nulla di nuovo è accaduto nell’azione pastorale rivolta all’universo giovanile e lo stesso tema «giovani e fede» non compare quasi più al centro dell’attenzione dell’azione pastorale in generale. Certo, qualcuno potrà dire che nel frattempo è arrivata la pandemia da Covid-19 e che questo ha imposto un certo rallentamento nella vita e nell’azione della comunità ecclesiale. Ma neppure ora che, almeno dai primi mesi del 2021, si tenta di ritornare lentamente alla vita normale, pur in compagnia del coronavirus, sembra che le cose stiano volgendo verso una rinnovata stagione di annuncio del Vangelo nei confronti delle nuove generazioni”.

Il saggio è strutturato in 9 capitoli:

1. «IL SINODO PIÙ NOIOSO E INUTILE DELLA STORIA»?
2. UNA SOCIETÀ SENZA ADULTI
3. LA FATICA DI CRESCERE
4. LA FATICA DI CREDERE
5. SENZA GIOVANI, LA CHIESA MUORE
6. DIVENTARE CRISTIANI
7. DIVENTARE ADULTI
8. INSIEME VECCHI E GIOVANI
9. DIECI COSE CHE FRANCESCO CHIEDE ALLA SUA CHIESA PER IL BENE DEI GIOVANI

“Il presente libro – evidenzia l’Autore – nasce da questa presa di coscienza: avendo il Sinodo sui giovani dedicato solo un’attenzione periferica della sua discussione alla questione della rottura della trasmissione della fede tra le generazioni (e dunque alla questione di come riattivarla), ha posto le condizioni perché un tale vero e proprio “buco nero” dell’attuale situazione ecclesiale non solo continuasse a procedere per la sua strada, ma restasse semplicemente “rimosso”. Ed è proprio intorno a questo “rimosso” che in verità continuano a dissiparsi l’azione pastorale attuale e i tentativi di trovare altrove cause e risorse per un suo rilancio nel tempo che ci è dato vivere. A diversi anni dalla celebrazione dell’assise sinodale sui giovani, è giunta l’ora di affrontare direttamente la questione centrale per la Chiesa del futuro: la trasmissione della fede alle nuove generazioni. Con i giovani, insomma, non abbiamo finito! Ogni altra attenzione ecclesiale e pastorale che pure verrà posta in primo piano non potrà e non dovrà prescindere dal nodo rappresentato dal tema «I giovani e fede». Le pagine che seguono vogliono offrire le coordinate principali per un tale scopo”.

Tenere viva la riflessione sui giovani richiede di far sperimentazioni con i giovani come sono e dove sono, non come li vorremmo. Provarci, anche sbagliando, ma provarci. Riportare gli adulti di oggi, quelli che abbiamo, ai giovani di oggi. Che si parlino, non su whatsapp, ma volto con volto in carne ed ossa.

a cura di GR.

Armando MatteoRiportare i giovani a messa. La trasmissione della fede in una società senza adulti, Milano, Àncora, 2022, pp. 122, € 13,00.