Chrupcała, Il Vangelo di Matteo: analisi sintattica
Di ogni versetto viene proposto l’originale greco (secondo il testo critico K. Nestle – B. Aland, Novum Testamentum Graece et Latine, Stuttgart 201228), la traduzione italiana (nella forma più fedele possibile, con l’indicazione di eventuali varianti) e l’analisi vera e propria della proposizione.
Lesław Daniel Chrupcała è frate minore, ha compiuto studi di Sacra Scrittura e Teologia a Gerusalemme e a Roma. Dal 1988 è al servizio della Custodia di Terra Santa. Ha pubblicato vari saggi esegetici, articoli di divulgazione nel campo della ricerca biblica e monografie, tra cui Betlemme tra cielo e terra e Nazaret fiore della Galilea, entrambi per Edizioni Terra Santa. È professore ordinario presso lo Studium Theologicum Jerosolymitanum (facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia della Pontificia Università Antonianum di Roma).
Con la qualificata casa editrice TS Terra Santa Edizioni pubblica questo testo di studio, nella collana Analecta n. 92 dello Studium Biblicum Franciscanum, sia per docenti e studenti del greco biblico, sia per tutti coloro che desiderano approfondire il vangelo in modo scientifico.
“Si è cercato scrive l’Autore nella Premessa – di dare una traduzione più fedele possibile, rispettando comunque i canoni della lingua italiana. Tra le parentesi tonde (…) viene incluso, a seconda dei casi, il senso letterale o di base della parola greca oppure quelli elementi che, per esigenze della lingua italiana, vengono tralasciati. Tra le parentesi quadre […] invece viene incluso tutto ciò che manca nel testo greco e cioè sia quello che viene sottinteso, sia anche quello che è doveroso aggiungere per una migliore intelligenza della traduzione”.
L’Autore presenta ora l’analisi sintattica del Vangelo di Matteo in continuità con i volumi relativi al Vangelo di Luca (2018) e agli Atti degli Apostoli (2019).
“L’Analisi – evidenzia l’Autore – è la parte essenziale. Il movimento sintattico del testo viene graficamente evidenziato attraverso vari livelli in cui vengono strutturate e interagiscono fra di loro le proposizioni. Si tenga presente che questa disposizione logica delle proposizioni non va confusa con il loro valore temporale; si veda ad es. Mt 8:2, dove i due participi congiunti (al secondo livello in quanto dipendenti) esprimono, rispettivamente, l’azione anteriore (προσελθών) e contemporanea (λέγων) rispetto al verbo reggente προσεκύνει: “dopo essersi avvicinato, si prostrava dinanzi a lui, dicendo”. Inoltre viene spiegata la natura e la funzione propria di ogni parola presente nel testo, indicando con un separatore / le altre possibilità interpretative”.
Lesław Daniel Chrupcała, Il Vangelo di Matteo: analisi sintattica, Milano, TS Terra Santa Edizioni, 2022, pp. 712, € 65,00.