Zamagni, Prosperità inclusiva. Saggio di economia civile
Il paradosso è questo: nonostante l’impressionante aumento delle ricchezze e della possibilità del progresso, le aree dell’esclusione vanno accrescendosi.
Stefano Zamagni, nome e firma ben nota, è docente all’Università di Bologna e al SAIS Europe della Johns Hopkins University. È presidente della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e presiede la Fondazione Internazionale “Nova Spes”. È membro del Consiglio di amministrazione della LUMSA di Roma e del Comitato Scientifico di Studium.
Con Edizioni Studium pubblica questo saggio che suggerisco alla lettura e riflessione sull’economia civile.
“Riunisco qui un gruppo di saggi – scrive Stefano Zamagni nell’Introduzione – pubblicati nel corso dell’ultimo decennio, che vertono – sia pur da angolature diverse – sul grande tema della prosperità inclusiva. Perché è così urgente fissare oggi l’attenzione sull’inclusività? Perché, per paradossale che possa apparire, le aree dell’esclusione – economica, sociale, politica, culturale – sono in preoccupante aumento nelle nostre società. Il berillo intellettuale (nel senso di Niccolò Cusano) attraverso il quale è stata “guardata” la realtà oggetto di studio è quello del paradigma dell’economia civile, delle cui caratteristiche identificative i contributi della presente raccolta dicono ad abundantiam“.
Il testo è strutturato in 11 capitoli:
1. A proposito delle radici dell’identità europea. Una prospettiva economica di sguardo
2. Educare alle virtù democratiche: la prospettiva della democrazia deliberativa
3. Diseguaglianze e giustizia benevolente
4. Fiducia, reciprocità, mercato
5. Il bene comune come berillo intellettuale in economia
6. Il ritorno della prudenza nel discorso economico-politico
7. Questione etiche nell’economia globale
8. Misericordia e sviluppo integrale dell’uomo
9. Per una rifondazione della scienza economica
10. L’idea di responsabilità sociale dell’impresa e le risposte della teoria economica
11. Pubblica felicità e buona vita civile
“La mira ultima di questi scritti – evidenzia l’Autore – è quella di far comprendere che non è vero che esiste un modello unico di economia di mercato – come troppo spesso accade di ascoltare anche da studiosi esperti. La verità è che vi è una pluralità di modelli di mercato, ognuno congruente con una particolare matrice culturale, intesa come sistema organizzato di valori condivisi. La scelta allora del modello di mercato è questione altrettanto, e forse più, nobile per l’economista di quanto lo sia la ricerca delle condizioni di efficienza e di ottimalità di uno specifico modello, espressione di una data cultura che neppure ci si perita di sottoporre al vaglio della critica. È inutile, e soprattutto pericoloso, continuare a preoccuparsi del solo rigore formale e della brillantezza dei risultati della teoria economica e non interrogarsi anche sulla plausibilità degli assunti – in modo particolare, dell’assunto antropologico – su cui si regge la teoria stessa. Ecco perché un confronto critico, libero da ideologismi di ogni sorta, tra il paradigma dell’economia politica e il paradigma dell’economia civile è, oggi, un compito non più procrastinabile“.
Un volume che merita di essere diffuso, fatto conoscere, condiviso. Grazie prof. Zamagni per la sua chiarezza e fermezza nel dire le cose come stanno.
Stefano Zamagni, Prosperità inclusiva. Saggio di economia civile, Roma, Studium, 2021, pp. 280, € 26,00.