Letteratura,  Morte

Barenghi, In extremis. Il tema funebre nella narrativa italiana del Novecento

Al pari dell’amore, la morte è uno dei temi prediletti della letteratura di ogni epoca, e viene declinato in una inesauribile varietà di modi.

Mario Barenghi insegna Letteratura italiana contemporanea all’Università di Milano-Bicocca. Si occupa di narrativa otto-novecentesca, di teoria letteraria, di memorialistica.

Con la prestigiosa casa editrice Carocci pubblica questo testo dove affronta la trattazione del motivo funebre in alcuni fra i più importanti narratori italiani del secondo Novecento: Giorgio Bassani, Carlo Emilio Gadda, Giorgio Manganelli, Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

“A seconda dei casi – scrive l’Autore nell’Introduzione – la morte è evento, destino, atmosfera, minaccia, metafora, alibi”.

Il testo è così suddiviso:

1. Lo sguardo di Jor. Per una rilettura del Giardino dei Finzi-Contini

2. Il Barchetto del Duca e la villa Pirobutirro. Forme del lutto in Bassani e Gadda
I giardini la morte/Muri, diaframmi, confini/Inventario cimiteriale/Il nome negato/I dolori incogniti

3. Manganelli: l’Acheronte centuplicato
Cento e non più cento/I signori grigi, le Cose che non esistono/Tempo di estinguersi

4. Ma che cosa ci vuol dire, in fondo, Manganelli? Azzardi e congetture su un autore latitante

5. Le voci di fuori. Abbagli e silenzi nel Gattopardo
Il «punto cieco» mancante/La verità sull’amore? (Vi prego…)/Tutto previsto/Il detto, il non detto, il non udito/Due voli

6. Il budino dei Buddenbrook e il timballo di Donnafugata
Puddings a Lubecca/In Normandia: un lesso, una torta nuziale/Le ultime cene del Gattopardo/Acqua, uva, ricci di mare

7. L’inferno secondo Giuliano Scabia

La morte è sempre anche qualcosa di diverso rispetto alla semplice conclusione di un’esistenza: può fungere da pretesto, da alibi, da dispositivo apotropaico o depistante, perfino da gioco, non di rado diventando emblema di un’intera visione della realtà.

Mario BarenghiIn extremis. Il tema funebre nella narrativa italiana del Novecento, Roma, Carocci, 2023, pp. 146, € 17,00.