Serazzi, Una luce abbondante
Credere nell’avanti.
Sonia Serazzi è nata a Napoli nel 1971 e vive in un piccolo paese della Calabria.
Con la prestigiosa casa editrice Rubettino pubblica questo romanzo pregno di vita, denso di spiritualità, madido di vita. Merita di essere letto e fatto conoscere.
La trama. A Sacravento abitano tre bambini vecchi: Francabbù, Sarsì e Marsol. E con loro vivono due genitori feriti da una storia che, ogni giorno, avanza a punto croce. Silverio e Marinzaina sono creature sbagliate che insegnano ai figli, anche a quelli degli altri, le cose giuste. Intorno a queste figure limpide e vivissime si aggira amando e pregando suor Teresa di Cristo e basta, una donna da sempre sicura d’essere diversa dal frastuono in cui capita di nascere.
“Silverio credeva nell’avanti – scrive l’Autrice -, il dietro mai lo guardava. Si fidava di un Dio capace di rinnovare le cose a forza d’amore, un amore che trebbia montagne e apre vallate dove prima si stagliavano volumi e pesi insormontabili”.
Il testo è suddiviso in 18 capitoli.
Sfogliando le pagine di questo libro mi sono venute alla mente le seguenti parole:
“Ci si può rassegnare alla disperazione, ma anche ci si può disperare della rassegnazione” (di Sergio Quinzio).
Auguro all’Autrice di continuare a vergare pagine come questo libro: inedito e fecondo antidoto luminoso alla rassegnazione che cerca di farsi la cova nell’animo umano.
“Ripartendo suor Teresa portò con sé il mandolino, perché per la bimba che l’aveva messa al mondo desiderava una musica di festa, e cardellini fuori dalle gabbie per l’eternità”.
Con Rubbettino Sonia Serazzi ha pubblicato: Non c’è niente a Simbari Crichi (2004), il romanzo breve E le ortiche c’hanno ragione (2006), Il cielo comincia dal basso (2018) e, con Antonio Cavallaro, Chiedo istruzioni ogni notte (2022).
Sonia Serazzi, Una luce abbondante, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2024, pp. 136, € 15,00.