Ribet, Lottando insieme a Giobbe
Il dolore, il rapporto con Dio e con la creazione.
Paolo Ribet, pastore valdese emerito, si è occupato di diaconia ed è stato presidente del Centro culturale valdese di Torre Pellice. Attualmente è presidente del Comitato scientifico del Centro culturale protestante di Torino.
Con la qualificata casa editrice Claudiana-Paideia pubblica questo testo sul libro di Giobbe che da sempre ha rappresentato una sfida per i lettori e per gli interpreti e lo è sia per i temi che affronta sia per il linguaggio che utilizza.
“Il libro di Giobbe – scrive l’Autore nell’Introduzione – è una sfida dal punto di vista linguistico, in quanto vi sono parole e concetti di difficile interpretazione e traduzione, con almeno un centinaio di parole poco o mai usate nella Bibbia ebraica o di derivazione aramaica. Lo è dal punto di vista della struttura. Esso, infatti si apre e si conclude con due parti in prosa – la cosiddetta ‘novella cornice’, mentre il corpo del libro è in poesia. Per di più vi è una evidente differenza di temi e di tensione fra le due parti”.
Il testo è suddiviso in 20 capitoli:
1.C’era nel paese di Uz… (Giob. 1,1)
2.Il Signore ha dato, il Signore ha tolto (Giob. 1,21)
3.In tutto questo Giobbe non peccò con le sue labbra (Giob. 2,9)
4.Giobbe prese un coccio con cui grattarsi, e si sedette in mezzo alla cenere (Giob. 2,7)
5.Allora Giobbe aprì la bocca e maledisse il giorno della sua nascita (Giob. 3,1)
6.Fino a quando terrai questi discorsi e le parole della tua bocca saranno come un vento impetuoso? (Giob. 8,2)
7.Siete tutti dei consolatori molesti (Giob. 16,2)
8.Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, e ti sarà resa la prosperità (Giob. 22,21)
9.Temere il Signore: questa è la sapienza, e fuggire il male è l’intelligenza (Giob. 28,28)
10.L’Onnipotente mi risponda! (Giob. 31,35)
11.Io grido a te, e tu non mi rispondi; ti sto davanti, e tu non mi consideri! (Giob. 30,20)
12.L’uomo è anche ammonito sul suo letto, dal dolore (Giob. 33,19)
13.Il Signore rispose a Giobbe dal seno della tempesta (Giob. 38,1)
14.Dov’eri tu quando io fondavo la terra? (Giob. 38,4)
15.Il censore dell’Onnipotente vuole ancora contendere con lui? (Giob. 40,2)
16.Schiaccia gli empi ovunque si trovino! Allora anch’io ti loderò, perché la tua destra ti avrà dato la vittoria (Giob. 40,12 e 14)
17.Guarda l’ippopotamo che ho fatto al pari di te… Prenderai forse il coccodrillo all’amo? (Giob. 40,15 e 25)
18.Il mio orecchio aveva sentito parlare di te ma ora il mio occhio ti ha visto (Giob. 42,5)
19.Il Signore ristabilì Giobbe nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che già gli era appartenuto (Giob. 42,10)
20.Concludendo
“La lettura del libro di Giobbe – evidenzia l’Autore – deve diventare per noi come un viaggio, come l’attraversamento di una «selva selvaggia e aspra e forte» per cercare di cogliere i molti aspetti presenti in questo testo, che ci vuole accompagnare, come detto, attraverso vari temi: il male insensato, il dolore, la preghiera, la realtà di Dio – ma anche attraverso i nostri preconcetti e i nostri limiti nella comprensione stessa della fede”.
Paolo Ribet, Lottando insieme a Giobbe, Torino, Claudiana, 2024, pp. 188, € 18,00.