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D’Urbano, Percorsi vocazionali e omosessualità. Il dono gratuito di Dio e la libertà responsabile dell’uomo

Parto da questa frase presente nel libro: “Chi arriva in seminario o in comunità, molto spesso manca di capacità di lettura e comprensione di se stesso. Ha letto tante cose, ma ne ha comprese poche. Manca cioè di chiavi interpretative“. E aggiungerei a questo: è passato da un sito all’altro su internet, serfando da un link all’altro cercando di capire qualcosa su di sé e ottenendo, a volte, maggiore confusione.
La frase sopra citata è dell’ultimo libro della nota psicologa e psicoterapeuta Chiara D’Urbano che, assieme alla docenza e ad altri testi pubblicati come questo con Città Nuova edizioni sezione libri, collabora con seminari, noviziati, conventi, monasteri nell’accompagnamento psicoterapeutico.
Il testo, come dice la stessa Autrice, è maturato nel dialogo con i lettori della rubrica che cura on line “Vita in comune”. Quindi è un testo che matura dal basso, dal vissuto, sia quello del confronto e delle domande arrivate da rettori, formatori, seminaristi e sia dalle persone che lei stessa accompagna nella sua professione di psicoterapeuta.
Ho avuto modo di affrontare questo tema recensendo altri due testi, qui presentati, e in particolar ritengo ben sintetizzata l’espressione “che Dio non ha figli sbagliati ma figli diversi“, (Pala) assieme all’altra espressione che chiede di avviare “una proposta pastorale più serena e più efficace per le persone che vivono una sessualità diversa” (Moia).
Con questo testo della D’Urbano, ritengo che uno dei valori aggiunti – assieme ad altri – sia di attingere in modo serio e onesto dalle vive testimonianze, spesso sofferte, di chi vive in una condizione di omosessualità che si evolve negli anni, come quelli del ministero e dell’apostolato, e che non erano emerso, invece, negli anni precedenti della formazione iniziale. Lo dice bene l’Autrice: “La persona, talvolta a distanza di molti anni rispetto all’ingresso in comunità, scopre aspetti di sé che non conosceva, o in lei emergono sfaccettature fino a quel momento rimaste silenti. L’orientamento sessuale – prosegue D’Urbano – può subire la stessa sorte: la persona magari arriva a comprenderlo solo attraverso un processo continuativo e serio di colloqui e formazione, o nel confronto con i fratelli e le sorella della comunità“, sia per chi vive nell’ambito di un istituto religioso e sia per chi è prete in una parrocchia, all’interno di un presbiterio. Una consapevolezza ancora con poco respiro soprattutto in ambito ecclesiale come appunta – con non poco comprensibile rammarico – don Michele Gianola nella Prefazione “la questione dell’omosessualità ancora molto nascosta e molto gridata; forse troppo, per entrambe“.
Posso confermare la citazione sopra riportata dell’Autrice nella mia esperienza di guida di esercizi spirituali ignaziani, formato alla scuola dei gesuiti, incontrando esercitanti (preti, suore, seminaristi, monache) che gradualmente ti consegnano la loro condizione sessuale attuale, vissuta con sofferenza, vergogna, paura, chiusura. Il tempo degli esercizi spirituali, seppur limitato, può divenire foriero – per chi accompagna e per chi è accompagnato – di inediti risvolti per avviare graduali processi di iniziale riconciliazione con se stessi, verso una accettazione interiore libera e liberata. Non è così semplice, non è così de plano come si pensi, ma ho esempi tratti dal vissuto che confermano quanto dice la D’Urbano: “nelle fragilità umane si può riconoscere il bene possibile” senza cedere né ad allarmismi, né a crociate.
Al centro c’è, oggi e sempre, la persona e la sua storia (anche bozzata e ammaccata). Come in questo testo, inanellato da storie vere, racconti reali, vissuti sofferti, voci concrete.
Auspico che questo testo, assieme alla crescente bibliografia sul tema, sia trafficato non solo negli ambienti formativi come seminari e noviziati, ma anche tra genitori, gruppi famiglie, insegnanti, docenti perché “nessuno ad oggi può dire l’ultima parola, semmai questa fosse possibile” su questa dinamica (vocazione e orientamento omosessuale), ma favorire un dialogo guidato da discernimento saggio e crescente cura personalis, di ignaziana pedagogia.

Chiara D’UrbanoPercorsi vocazionali e omosessualità. Il dono gratuito di Dio e la libertà responsabile dell’uomo, Roma, Città Nuova, 2020, pp. 209, € 17,00.