Narrazione,  Rigenerazione,  Viaggio

Reviviscenza. Un ponte su Genova

È un volume corposo. In tutti i sensi. Corposo perché l’editore Rizzoli ha scelto una stampa di alta qualità, essendo un libro essenzialmente di immagini. Corposo, inoltre, perché mentre sfogliavo il volume, in religioso silenzio, la mia memoria correva a quei corpi morti assieme al ponte crollato. Il fotografo Andrea Botto ha realizzato degli scatti che meritano, ciascuno, il tempo necessario per sostarvi con gli occhi dell’anima senza aver la fretta di andare oltre.
Reviviscenza. È la parola scelta per imprimere la memoria del crollo del ponte a Genova. “Reviviscenza – è stagliato nella quarta di copertina del volume – è un termine poetico che definisce il ritorno alla vita dopo un trauma. È successo con la realizzazione del nuovo ponte di Genova San Giorgio, ideato da Renzo Piano e costruito a tempo di record. Questo libro è il racconto di un cantiere irripetibile attraverso le voci dei protagonisti e immagini uniche“.
113 scatti. Ognuno è una storia, un vissuto, una lacrima, un sorriso, un silenzio.
113 scatti di riscatto interiore.
Nella mia lunga esperienza professionale – scrive Roberto Tedeschi, direttore generale della struttura commissariale – non ho mai vissuto così tanto e così da vicino un cantiere“.
Un ponte sul quale molte persone passeranno non senza avvertire una fitta al cuore. È un volume che merita di essere acquistato e fatto dono ai giovani per dire loro non tanto che cosa è capace di fare l’Italia, ma cosa significa diventare adulti passando attraverso l’inedito che non ti aspetti e l’inaudito che ti viene incontro.
C’è uno scatto sul quale mi sono particolarmente soffermato: un panino morsicato appoggiato sul trave, l’icona di un altare sul quale si è pregato per la morte che ha sottratto vite e di un altare sul quale si è costruito la vita come responsabilità comune.

ReviviscenzaUn ponte su Genova. Fotografie di Andrea Botto, Milano, Rizzoli, 2020, pp. 201, € 50,00.