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Fabris, Etica e ambiguità. Una filosofia della coerenza

Vi sono scrittori e pensatori che li conosci tramite la carta (nei libri che scrivono). Poi, a volte, ti capita di conoscerli nella carne, ovvero, dal vivo. Ho conosciuto Adriano Fabris nell’estate del 2020 a Lucca mentre ero ospite del caro amico + Paolo Giulietti, arcivescovo della diocesi. Adriano abita nelle belle zone toscane e abbiamo avuto il piacere di conoscerci reciprocamente durante una serata estiva di luglio nel conversare sulla comunicazione nella Chiesa, assieme al vescovo Paolo e altre persone interessate al tema.
Conoscere di persona, le persone, ti aiuta a ben comprenderle poi in ciò che scrivono, perché hai avvertito la passione, la professionalità, l’esperienza che vi sta dietro quelle pagine.
Come in questo ultimo libro scritto da Adriano Fabris, docente di Filosofia morale all’università di Pisa, pubblicato da Morcelliana.
C’è una domanda che soggiace al testo e al quale, ovviamente, l’Autore risponde: la filosofia rischia di trasformarsi in ideologia? La morale rischia di trasformarsi in in moralismo? E l’etica rischia di trasformarsi in una semplice etichetta? La risposta è affermativa, si.
Se la filosofia – o il FilosoFare come ama dire Fabris – apre ancora oggi uno spazio di pensieri ambigui e produce sempre nuove ambiguità, ciò è dovuto al modo in cui proprio loro, i filosofi e le filosofe, continuano a farla. Questo riguarda sia l’idea di filosofia che viene sviluppata e praticata, il suo progetto e i suoi contenuti, sia il modo in cui ciascuno di loro, in prima persona, questa filosofia la fa e la mette in opera nella sua vita. L’intreccio fra comprensione e comportamento è essenziale anche per chi fa filosofia“.
Ecco, dunque, uno degli intenti principali, se non il primo, del libro: “Bisogna capire – afferma Fabris – perché l’ambiguità si ritrova in un pensatore o in un’autrice, nei concetti di cui fanno uso e nell’intera tradizione filosofica da cui li ereditano. Qui l’ambiguità è intesa come una caratteristica inevitabile della riflessione filosofica: una caratteristica da comprendere e da affrontare. L’etica non solo ci aiuta a farlo, ma motiva la nostra scelta di farlo. In tal modo diventiamo capaci di portare l’attività filosofica, cioè il nostro FilosoFare, tanto in prima persona quanto come appartenenti a una tradizione di pensiero, a un livello nuovo, nel quale con l’ambiguità possiamo finalmente interagire e che diventiamo capaci di abitare“.
Nel tempo dei social e dei curriculum vitae formato video da far circolare nella boscaglia digitale, perché insistere nello scrivere un libro su carta?
È la necessità di fare un esercizio di coerenza – evidenzia l’Autore – : visto che è insito qui un compito fondamentale per chi fa filosofia. Si tratta di una coerenza fra ciò che uno è e quello che fa. Si tratta di una coerenza che va esplicitata. E che può esserlo solo attraverso un libro“.
Nell’interrogare gli antichi dunque, come sa ben fare Adriano Fabris per trovare risposte nell’oggi e per l’oggi, scopri come “l’ambiguità non è solo negativa. Essa caratterizza in generale la nostra vita e ci fa sperimentare nuove opportunità“.
Il senso del reale è il terreno per ogni tipo discernimento, ivi incluso il FilosoFare. “Con l’ambiguità dobbiamo fare i conti – evidenzia Adriano Fabris -. È l’ambiguità dello spazio in cui ci muoviamo: lo spazio della coincidenza di momenti diversi, anche opposti. In questo spazio ambiguo dobbiamo orientarci. L’orientamento ce lo fornisce il criterio della coerenza. È certamente la coerenza che ci permette di contrastare l’ambiguità della doppiezza e di limitarne l’impatto. Siamo chiamati a viverla e a governarla: a governarla bene. Qui, di nuovo ambiguamente, sta la condizione di fondo e insieme la possibilità produttiva che ci permette di realizzarci per quello che siamo. L’etica ci mostra come farlo. L’etica c’induce a farlo“.
I libri di Adriano Fabris si fanno leggere per concretezza, chiarezza, coinvolgimento.
3 C che si ritrovano più che mai anche in quest’ultimo suo lavoro.

Adriano FabrisEtica e ambiguità. Una filosofia della coerenza, Brescia, Morcelliana, 2020, pp. 160, € 15,00.