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Romanelli (cur.), Web, social ed etica. Dove non arriva la privacy: come creare una cultura della riservatezza

Vite vetrinizzate h24. Domanda: perchè voglio far conoscere a tutti tutto quello che faccio, dico, penso, mangio, ecc.? Che cosa ne è dei nostri dati personali? La privacy – in definitiva – è solo teorica? Non sono così lontano dal rispondere affermativamente a questa domanda, perchè privacy e riservatezza, anziché essere desiderate dalla persona, sono smontate pezzo per pezzo tutte quelle volte che, in rete, carico foto, video e quant’altro.
Suggerisco la lettura di questo testo, chiaro per la sua esposizione e denso per la sua sostanza. Edito da ETS editore è curato dalla giornalista e scrittrice Eugenia Romanelli, che compone una bella curatela di esperti.
Il punto di osservazione del libro è quello della psicologia forense (il testo, infatti, è pubblicato nella Collana di psicologia giuridica P.Q.M. diretta da Armando Ceccarelli).
Ho voluto questo libro – scrive l’Autrice a inizio testo – perché credo sia urgente creare una cultura della riservatezza nel nostro paese che vada ad orientare i navigatori della rete, ad oggi senza bussola in un cielo senza stelle“.
Il testo è suddiviso in 2 parti per un totale di 11 capitoli:
Prima parte
1. Dal diritto alla cultura della riservatezza (Davide Mula)
2. Il legame tra privacy e scientificità nella perizia psichiatrica (Marco Lagazzi)
3. Rispetto della privacy nelle Consulenze Tecniche d’Ufficio (Giovanni B. Camerini)
4. Dati personali e psicologia forense (Silvia Spanò)
5. La vita intima on line e i nuovi orizzonti dello stalking psicologico digitale (Adriana Mazzucchelli)
6. Il Cyberbullismo (Maria Chiara Parmiggiani)
Seconda parte
1. Il diritto delle persone alla loro vita (Mario Morcellini)
2. Libertà di manifestazione del pensiero (Roberto Acciai)
3. Tutto ciò che non sappiamo del web (Rory Cappelli)
4. Privacy e riservatezza nell’epoca delle superpotenze digitali (Roberto Mazzoni)
5. Il we tra regolamento e libertà (Vincenzo Vita)
Il fenomeno delle fake news – scrive nel suo contributo Roberto Acciai – probabilmente è sempre esistito, ma ora sta assurgendo a vero problema strutturale dell’informazione. La mancanza di filtri, l’affidarsi da parte di una moltitudine di soggetti alla ‘verità del web’ riempie quest’ultimo di informazioni false creando sconcerto nell’opinione pubblica“.
Un testo molto utile a chi svolge la professione di giornalista, a chi lavora nella comunicazione della Chiesa a più livelli, a chi desidera approfondire temi e ambiti trattati con serietà e professionalità.

Eugenia RomanelliWeb, social ed etica. Dove non arriva la privacy: come creare una cultura della riservatezza, Pisa, ETS, 2020, pp. 134, € 14,00.