Docenti & scuola,  Internet,  Social

Volpi, Docenti digitali. Insegnare e sviluppare nuove competenze nell’era di internet

Ho una sorella insegnante da numerosi anni.
Appena il Governo ha decretato il lockdown nazionale si è attivata per fare lezione ai suoi studenti delle elementari con brevi video usando i giochi in casa dei due figli (miei nipoti!). Le visualizzazioni di questi pochi video non sono quelle di una influencer, ma sono stati utili ai suoi studenti e, con loro, i genitori.
È il rimando visivo che ho avuto dopo aver letto questo testo che mi ha gentilmente inviato Barbara Volpi, psicologa e psicoterapeuta PhD in Psciologia dinamica e clinica alla Sapienza di Roma.
L’Autrice ha acquisito una competenza, nel campo della sua professione, integrando ciò che si muove nell’animo delle persone (giovani e adulti) in relazione al mondo digitale.
In un testo della stessa Autrice qui recensito ho evidenziato la necessità di sostenere negli adulti un accompagnamento dei figli in merito al loro essere esposti e sovraesposti al computer, a internet, ai social, con il telefono in mano.
In questo testo edito con Il Mulino, ora, l’Autrice si rivolge direttamente agli insegnanti, ponendo l’attenzione su due verbi cruciali: insegnare e sviluppare.
Dove la ‘e’ si trasforma in ‘a’: insegnare a sviluppare.
Non ha più senso – evidenzia giustamente la Volpi – parlare di didattica tradizionale in contrapposizione a quella innovativa digitale: la didattica nell’era degli schermi è capillarmente inserita nel digitale, che è per tutti, vecchie e nuove generazioni, un mezzo per acquisire informazioni, produrre, condividere esperienze e lavorare in autonomia o insieme agli altri, ridefinendo sia il processo di apprendimento sia l’insegnamento“.
Il testo è strutturato in 3 parti e 9 capitoli:
Prima parte: saper osservare.
Seconda parte: saper leggere e scrivere.
Terza parte: saper imparare a imparare.
Ogni capitolo è introdotto da interessanti fermi immagini introdotti volutamente dall’Autrice come cornice per argomentare le sue riflessioni.
Questi fermo immagine li considero importanti perchè coniugano il vissuto con la riflessione, la realtà con la proposta, il concreto con i contenuti dati dalla dott.ssa Volpi.
I docenti digitali – evidenzia l’Autrice – devono saper osservare quel che accade nella testa del bambino quando usa la tecnologia. Uno dei principi cardine dell’apprendimento è il partire dall’osservazione. Un’osservazione, quella pedagogica, che, unita alla profondità dello sguardo psicologico, va oltre il confine divisorio della cattedra e incontra il bambino negli spazi formali dell’aula e in quelli informali del giardino, negli stessi ambienti digitali nelle teste chine sugli smartphone e si relaziona con lui per capire come la sua mente assorbente possa avvalersi in modo costruttivo del gesso, della matita, del libro, del videogioco“.
Il digitale è quello che definisco fratello non di sangue acquisito, nel senso che è parte della mia/nostra vita, delle relazioni interpersonali che mi/ci scorre nelle vene della mente e del pensiero, non sempre con quella sana consapevolezza dei suoi effetti, in ogni suo passaggio.
Suggerisco, dunque, la lettura di questo libro ai docenti di ogni ordine e grado, ai genitori che vogliono acquisire competenze relazionali con i figli e non limitarsi a un divieto che non dice nulla.
L’Autrice usa un linguaggio accessibile a un vasto pubblico, e sarà la sua forza anche per sue future pubblicazioni.

Barbara VolpiDocenti digitali. Insegnare e sviluppare nuove competenze nell’era di internet, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 215, € 14,00.