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Legrenzi-Umiltà, Il sapere come mestiere. La fiducia nei risultati e nella scienza

Senza la ripetizione dei dati sperimentali non c’è ricerca, senza la replica in laboratorio dei comportamenti e dei modi di pensare non c’è fiducia reciproca. 

Paolo Legrenzi è professore emerito di Psicologia all’Università Ca’ Foscari di Venezia. 

Carlo Umiltà è professore emerito di Neuropsicologia all’Università di Padova.

Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblicano questo volume dove analizzano le cause di questi fallimenti e si propongono rimedi a quella che si annuncia come la più grave crisi nella storia del metodo sperimentale, e non solo. 

“Gli argomenti discussi in questo libro – scrivono gli Autori nella Premessa – mostrano che la scienza è in grado di autocorreggersi accorgendosi per tempo che è possibile, anzi doveroso, intervenire nei confronti di una deriva pericolosa. Ma quanto è oggi pericolosa? Quanti sono gli esperimenti non riproducibili sul totale degli esperimenti pubblicati sulle riviste più serie? È ancora troppo presto per poter dare una risposta precisa. Per fortuna quasi tutti gli esperimenti importanti sono stati riprodotti più volte e quindi sono affidabili. Se prendete un manuale di base, trovate per lo più esperimenti che sono stati replicati e non tanto perché originariamente non ci si fidasse. Le riproduzioni sono state motivate dal desiderio di capire meglio alcuni dettagli e di procedere lungo la via aperta da esperimenti pionieristici, quelli all’origine di nuovi campi di ricerca”.

Il testo è suddiviso in 6 capitoli:

I. Ripetibilità e fiducia
II. La ripetizione nella scienza e nell’arte
III. Con la statistica si scoprono i fenomeni
IV. Replicare gli esperimenti per riprodurne i risultati
V. Pubblicare per chi legge oppure per chi scrive?
VI. Ripetizione, passione, tradimento

“Si stanno rapidamente affermando – evidenziano gli Autori – dei sistemi intelligenti artificiali che hanno un successo travolgente. Sono chiamati «generativi»: il più noto è ChatGPT. Con questi sistemi diventa possibile compiere ricerche, o addirittura barare in sede d’esame, delegando al sistema artificiale la stesura di uno scritto. Questi sistemi funzionano grazie alle informazioni raccolte da immense banche dati depositate in rete. In questo mare magnum ci sono anche ricerche serie e controllate, ma, purtroppo, almeno per ora, sono una piccola minoranza. In realtà c’è proprio di tutto”.

Paolo LegrenziCarlo UmiltàIl sapere come mestiere. La fiducia nei risultati e nella scienza, Bologna, Il Mulino 2023, pp. 168, € 16,00.