Risi, Vite datificate. Modelli di ricerca nella società delle piattaforme
Avere modelli concettuali di riferimento delle nostre vite datificate e conoscere i modelli metodologici utili a mettere in atto progetti di ricerca sui contenuti digitali.
Sono i due presupposti necessari per avviare uno studio sulla società delle piattaforme digitali come la nostra.
Elisabetta Risi è una assegnista di ricerca al Dipartimento di comunicazione Arti e Media dell’università IULMI di Milano e con Franco Angeli ha pubblicato questo testo che suggerisco vivamente sia a chi studia le dinamiche digitali del nostro tempo in continua evoluzione e sia per chi vuole approfondire, acquisire strumenti concettuali per interpretare la società.
“L’esperienza di docenza – scrive la Risi nell’introduzione – mi ha condotta alla constatazione che molte delle giovani generazioni vivono in contesti accelerati nei quali diviene sempre più scarso il tempo necessario a porre attenzione e forma, struttura e strumenti delle relazioni che vivono“.
Il testo è strutturato in 2 parti e 4 capitoli:
Prima parte. Vite datificate in una società algoritmica
1. Le origini e l’affermarsi di una platform society.
2. La diffusione del prosumer algoritmico.
Seconda parte. Modelli di ricerca in una società algoritmica.
3. Approcci e metodi di ricerca della sociologia digitale.
4. Modelli di ricerca empirica.
Conclusioni. Scatole nere, tra gradimento e gratificazione.
“Perpetriamo, non sempre consapevolmente, – prosegue l’Autrice – una continua narrazione delle nostre vite attraverso l’uso delle piattaforme, non articolata in frasi e parole, bensì in numeri e stringe di codice che alimentano gli algoritmi sui quali molte piattaforme vengono costruite. In tal senso la vita di ciascuno è datificata, con conseguenze che come sociologi siamo ancora al di qua del conoscere davvero“.
Elisabetta Risi, Vite datificate. Modelli di ricerca nella società delle piattaforme, Milano, Franco Angeli, 2021, pp. 210, € 26,00.