Sadin, Critica della ragione artificiale. Una difesa dell’umanità
Da laboratorio di ricerca a capillarizzazione nella vita di tutti i giorni: è l’intelligenza artificiale (IA).
Éric Sadin, filosofo francese, pubblica con Luiss University Press questo testo dove mette a punto l’opera più compita e lucida del suo percorso di acuto critico delle nuove tecnologie. Presentate come strumenti di servizio, di fatto stanno erodendo facoltà di giudizio e azione.
“Il compito della tecnologia – scrive Sadin nell’introduzione – non è più soltanto quello di agevolare la raccolta di dati cifrati, testuali, sonori, ma di rivelare in modo automatizzato la composizione di circostanze di ogni tipo. La tecnologia non è più discorso sulla tecnica, ma in quanto termine che prende atto della sua facoltà di proferire verbo al solo scopo di garantire il vero“.
Il testo è indicizzato in 5 capitoli:
Introduzione. Il Super-io del XXI secolo.
1. La svolta ingiuntiva della tecnica.
2. Il potere di enunciare la verità.
3. La mano invisibile automatizzata.
4. Il paradiso artificiale.
5. Manifesto dell’azione nell’epoca dell’esponenziale.
Epilogo. Io, polpo scettico.
“Quelle che oggi determinano un numero sempre crescente di architetture computazionali – evidenzia l’Autore – è che esse sono modellate sul cervello umano, considerato una forma di organizzativa e sistemica perfetta di elaborazione dell’informazione e di apprensione del reale“.
Éric Sadin, Critica della ragione artificiale. Una difesa dell’umanità, Roma, Luiss University Press, 2019, pp. 295, € 21,00.