Chiesa italiana,  Formazione,  Vita consacrata

Crea, In un mondo terribilmente diverso. Nuovi processi formativi per la vita consacrata

Terribile e diverso non sono muri a cui rinunciare, ma inedite abitabilità da esercitare e condividere. Con questo pensiero interiore ho letto il nuovo lavoro editoriale di p. Giuseppe Crea, religioso comboniano, docente di psicologia in diverse università di Roma, unitamente ad altri incarichi.
Con l’editrice Àncora pubblica questo testo dove, forte anche della pagina storica pandemica dove maturano queste pagine, egli vuole innanzitutto evidenziare che “sarebbe tragico se ci si abituasse alla logica della rassegnazione, e si smettesse di prestare attenzione al richiamo dello Spirito. Questo è un tempo di grazia per la Chiesa intera perché gli stimoli che riceve la stanno aiutando a riscoprire la sua missione formativa, nella cura amorevole di quanti bussano alle sue porte, chiedendo di seguire la voce di Dio lungo il processo di crescita della loro esistenza“.
Il testo è strutturato in 11 capitoli:
1. Lo slancio creativo di una identità vocazionale.
2. I germi di speranza in una vita in trasformazione.
3. Un motivo per essere felici.
4. Una scelta di vita fatta per amore.
5. La missione del discernimento a cominciare dai giovani.
6. Nuovi orientamenti della formazione.
7. Il tempo, messaggero di Dio, tra fattori di rischio e punti di forza.
8. Psicologia dell’annuncio e vigilanza pastorale.
9. Gli abbandoni nella vita consacrata. Tra crisi di numeri e prospettive psico-educative.
10. Per un percorso di fedeltà vocazionale.
11. Non fatevi scippare la speranza, anche nel tempo della pandemia.
Nella sezione degli abbandoni evidenzio un passaggio che sottoscrivo pienamente: “Se l’uscita di un confratello o di una consorella – evidenzia p. Giuseppe – è percepita come una «liberazione» vuol dire che qualcosa non ha funzionato lungo il percorso di discernimento, soprattutto sei i rapporti con lui/lei sono stati motivo di discriminazione e di chiusura, e non c’è stato modo di poter elaborare il dispiacere della separazione. Eppure è proprio in questi momenti di doloroso disorientamento che c’è bisogno di un accompagnamento che aiuti a decidere per la vita“.
E andando dietro a questa riflessione aggiungo che sono sempre meno e rare le persone-realtà che sono capaci di accompagnare con dignità l’uscita, così come è stato accompagnata l’entrata.
Un grazie, dunque, a p. Giuseppe Crea per questo testo che rappresenta un ulteriore contributo prezioso non solo alla letteratura della vita consacrata in sé, ma alla stessa vita ecclesiale soprattutto in questi nuovi scenari sinodali che la Chiesa Italiana sta iniziando a camminare: con il popolo, tutto.

Giuseppe CreaIn un mondo terribilmente diverso. Nuovi processi formativi per la vita consacrata, Milano, Àncora, 2021, pp. 157, € 18,00.