Gioco d'azzardo,  Patologie,  Società

Aa.Vv., Limitare l’azzardo. Gioco, scienza e politiche pubbliche

Come spesso accade la nascita di un libro prende avvio a tavola, chiacchierando e confrontandosi assieme.
È ciò che è accaduto a Pekka Sulkunen e Thomas F. Babor due autori del gruppo internazionale più vasto – coordinato dall’Università di Helsinki – composto da: Jenny Cisneros Ornberg, Michael Egerer, Matilda Hellman, Charles Livingstone, Virve Marionneau, Janne Nikkinen, Jim Orford, Robin Room, Ingeborg Rossow.
Carocci traduce e pubblica questo loro lavoro alquanto interessante perché il gioco d’azzardo ha a che fare con la salute pubblica di un Paese.
In un’epoca in cui i governi di tutto il mondo – si legge nella Prefazione – permettono nuove forme di gioco d’azzardo senza valutarne le conseguenze, quel che è emerso chiaramente dal nostro lavoro è che la natura del gioco d’azzardo moderno, sia commerciale sia sponsorizzato dai governi, sta cambiando con modalità che probabilmente ne esacerberanno gli effetti negativi sulla società e sui cittadini“.

Il volume è strutturato in 11 capitoli:

1. La storia della regolamentazione del gioco d’azzardo e lo sviluppo dell’industria.
2. L’industria del gioco d’azzardo: struttura globale e tendenze attuali.
3. La gamma e l’entità dei problemi di gioco.
4. Comportamento di gioco e gioco d’azzardo problematico.
5. Volume totale del gioco d’azzardo e prevalenza del gioco d’azzardo problematico.
6. Gli effetti della variazione nella disponibilità del gioco d’azzardo.
7. Strategie industriali e regolamentazione: marketing, caratteristiche dei giochi e delle sale da gioco.
8. Programmi di preimpegno e interventi sui comportamenti a rischio.
9. Regimi di controllo del gioco d’azzardo.
10. Trattamento e servizi di intervento precoce.
11. Sintesi e conclusioni: politiche sul gioco d’azzardo e interesse pubblico.

Abbiamo scoperto – evidenziano gli Autori nella Prefazione – che i danni finanziari, i problemi di relazione, lo stress emotivo, la perdita della salute fisica e le disuguaglianze socio-economiche non sono gli effetti collaterali indesiderati di un’attività ricreativa per lo più innocua, quanto piuttosto le inevitabili conseguenze di cattive politiche sociali, aggravate da false convinzioni sulla possibilità di curare i mali provocati dal gioco d’azzardo attraverso trattamento, consulenza finanziaria e lavoro di volontariato. Nel gioco d’azzardo le carte sono truccate a favore del banco, e la maggior parte delle persone paga caramente per un’attività in cui tutto congiura a suo svantaggio“.

Un testo che merita attenta lettura soprattutto da parte di Amministrazioni locali che detengono sul proprio territorio sale gioco e luoghi di ritrovo dove migliaia di persona rovinano la vita a se stessi e alle loro famiglie.

Aa.Vv.Limitare l’azzardo. Gioco, scienza e politiche pubbliche, Roma, Carocci, 2021, pp. 302, € 33,00.