Gibault, Direttrice d’orchestra. La mia musica, la mia vita
Quando dirigevo mi sentivo davvero a mio agio, senza angosce, senza inquietudini. Non ero più la donna, ma la direttrice d’orchestra.
Claire Gibault ha debuttato come direttrice all’Opéra National di Lione, è stata la prima donna a dirigere la Filarmonica della Scala e i musicisti dei Berliner Philharmoniker. Per diversi anni è stata assistente di Claudio Abbado, collaborando con lui a Milano, Vienna e Londra. Ha diretto in prestigiose istituzioni come la Washington Opera, il Théâtre du Châtelet di Parigi, la Scala di Milano, l’Auditorium di Roma. Nel 2011 ha fondato la Paris Mozart Orchestra, un’orchestra etica che si esibisce nei teatri, nelle scuole e nelle carceri e nel 2020 ha creato un’accademia e un concorso internazionale di direzione d’orchestra per sole donne: «La Maestra».
La casa editrice torinese AddEditore traduce dal francese (a cura di Roberto Lana) e pubblica questo libro per dire una parola chiara e decisa nel mondo della direzione d’orchestra, dove i pregiudizi e gli ostacoli per le donne sono ancora oggi spesso insormontabili.
“Quando studiavo al conservatorio di Le Mans – scrive l’Autrice – a metà deglianni Sessanta, il direttore mi aveva mandato a Parigi per un corso di perfezionamento con il maestro Eugène Bigot. Erano gli ultimi anni della sua vita. Andavo da lui un pomeriggio ogni quindici giorni. Mi trasmetteva il suo sapere, passavamo il nostro tempo a studiare una sinfonia di Beethoven o un’opera francese di cui mi raccontava le tradizioni. E poi, a diciotto anni, ho deciso di andare a Besançon per il concorso di giovani direttori d’orchestra, dove sono arrivata in finale. (…) All’inizio ero l’unica donna della classe. Ancora prima di avermi ascoltato dirigere ha fatto di tutto per dissuadermi, sinceramente convinto delle difficoltà che avrei incontrato“.
Il testo è suddiviso in 19 capitoli.
“Nelle favole – evidenzia l’Autrice – i principi e le principesse talvolta si presentano sotto apparenze mostruose prima di rivelarsi per ciò che sono davvero. Per me è stato un po’ così: cercavo di avere un aspetto dimesso perché venissero notate soltanto le mie qualità professionali. Per questo spesso mi comportavo in maniera antipatica o addirittura cattiva. Mi dicevo: “Ho del talento, lo devono riconoscere indipendentemente dal mio fisico e dalla mia gentilezza”, quindi mi impedivo di essere gentile e seducente. Puntavo a una purezza assoluta, incredibile, esagerata, ma era il mio modo di reagire. Mostrarmi deliberatamente brutta e sgradevole per essere amata in modo più autentico“.
Claire Gibault, Direttrice d’orchestra. La mia musica, la mia vita, Torino, Add editore, 2022, pp. 175, € 18,00.