Celi-Lisci, La valigetta delle ricompense. Alla scoperta della Città dei progressi
Domanda: come aiutare gli insegnanti a strutturare e gestire i comportamenti degli alunni?
Basata sui principi della token economy, La valigetta delle ricompense aiuta l’insegnante a strutturare meglio il suo intervento, grazie a una serie di strumenti pronti all’uso come il regolamento e il contratto, una lavagna colorata e lavabile, e tanti, tantissimi, stickers.
Fabio Celi è psicologo psicoterapeuta, specialista in Psicoterapia cognitivo-comportamentale, docente di Psicologia clinica presso l’Università di Pisa, nelle scuole di specializzazione in psicoterapia cognitivo-comportamentale ASCCO di Parma e IPSICO di Firenze e nei master Disturbi e psicopatologie dello sviluppo e Psicopatologia dell’apprendimento presso l’Università di Padova. Già primario psicologo dell’ASL di Massa e Carrara, ha pubblicato oltre cento lavori, tra libri e articoli, sui temi della psicopatologia dello sviluppo, della psicoterapia cognitivo-comportamentale in età evolutiva, dei metodi di intervento psicoeducativo nella disabilità intellettiva, nei disturbi di apprendimento, di comportamento e della sfera emozionale.
Jonathan Lisci è psicologo e psicoterapeuta, specializzato in psicoterapia ad indirizzo cognitivo comportamentale presso la Scuola di Psicoterapia Cognitiva S.P.C. di Grosseto, svolge la propria attività clinica con bambini ed adolescenti con disturbi del comportamento e della condotta. Collabora con Erickson sia come autore che come docente in corsi di formazione. Da oltre 10 anni svolge inoltre la professione di educatore sia in ambito scolastico che territoriale ed è coordinatore di un centro di socializzazione per disabili adulti. Da qualche anno si occupa di ritiro sociale ed in particolare del fenomeno dell’hikikomori sia in ambito clinico che sociale.
Con la qualificata e professionale casa editrice ERICKSON hanno realizzato questa preziosa valigetta che aiuta l’insegnante a strutturare meglio il suo intervento, grazie a una serie di strumenti pronti all’uso come il regolamento e il contratto, una lavagna colorata e lavabile, e tanti, tantissimi, stickers.
“II comportamento di un bambino all’interno di una classe – si legge nel libretto delle Istruzioni all’interno della valigetta scritto dai due Autori – dipende da molte cose. Un bambino si comporta in un certo modo per la sua intelligenza, il suo temperamento, la sua motivazione, la sua capacità (o incapacità) di controllare le emozioni, il modo con cui è educato in famiglia. Inoltre, si comporta in un certo modo a seconda di come l’insegnante si rivolge a lui. A seconda delle richieste, più o meno facili, più o meno chiare, che gli fa. Naturalmente, dato che stiamo parlando di un bambino inserito in una classe, il suo comportamento dipende molto anche da quello degli altri bambini, dal fatto che i compagni siano tranquilli e silenziosi oppure agitati e aggressivi. Le cause che abbiamo appena elencato possono sembrare molte, ma in realtà se avessimo tempo e interesse ad analizzarle meglio ci accorgeremmo che sono molte di più“.
Che cos’è la “Token economy”
Per aiutare un bambino a migliorare il suo comportamento in classe, può essere di grande aiuto la “token economy”. La token economy si basa essenzialmente su due concetti. Il concetto numero uno si riferisce a tutto ciò che l’insegnante può fare prima del comportamento di un allievo: stabilire e comunicare al bambino obiettivi chiari, personalizzati e ragionevoli. Il concetto numero due si riferisce a tutto ciò che l’insegnante può fare dopo il comportamento di un allievo: rinforzarlo (con molta convinzione!) quando è corretto, punirlo (con moltissime cautele!) quando non lo è. Il token è un rinforzatore simbolico che segnala che un bambino ha raggiunto il suo piccolo obiettivo. Se il bambino si comporta bene, guadagnerà un token. Se si comporta male, lo perderà.
“La token economy – evidenziano i due Autori della valigetta – non fa che riprendere i due concetti: il concetto numero 1 si riferisce a tutto ciò che l’insegnante può fare prima del comportamento di un allievo: stabilire e comunicare al bambino obiettivi chiari, personalizzati e ragionevoli. Il concetto numero 2 si riferisce a tutto ciò che l’insegnante può fare dopo il comportamento di un allievo: rinforzarlo (con molta convinzione!) quando è corretto, punirlo (con moltissime cautele!) quando non lo è. Tutto qui. Quando in una classe le cose vanno per il verso giusto, all’insegnante basta dire, prima di iniziare la lezione: «Bambini state attenti» e dopo che la lezione è finita: «Bravi, sono contento per tutta l’attenzione che mi avete dato». Quando invece le cose non vanno così lisce, la token economy può aiutare l’insegnante a esplicitare meglio gli obiettivi e a personalizzarli, rinforzando poi i comportamenti adeguati in modo più sistematico. Ci sono infatti infiniti modi di rinforzare. Alcuni sono molto naturali: «Bravo, sono proprio contento»; e un sorriso. Quando funzionano, sono i migliori. Altri sono molto artificiali: «Ti sei comportato in modo corretto, ti do un cioccolatino».
Per l’acquisto diretto della valigetta.
Fabio Celi–Jonathan Lisci, La valigetta delle ricompense. Alla scoperta della Città dei progressi. Valigetta cartonata, Trento, Erickson, € 32,50.