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Habermas, Proteggere la vita. I diritti fondamentali alla prova della pandemia

Per accettare e legittimare la limitazione delle libertà individuali a favore della sopravvivenza collettiva è bene ripercorrere i fondamenti morali, politici e giuridici delle nostre costituzioni.

Jürgen Habermas, esponente della Scuola di Francoforte, filosofo, sociologo, storico tedesco, è uno dei più illustri intellettuali europei.

La casa editrice Il Mulino traduce dal tedesco ( a cura di Fernando D’Aniello) e pubblica questo saggio che cerca di rispondere, tra gli altri interrogativi emersi nel tempo della pandemia, come conciliare libertà e solidarietà. È la grande sfida per la nostra convivenza. Lo stato d’emergenza in cui siamo caduti ha finito per contrapporre la politica del bene comune a quella del bene individuale, esasperando un equilibrio che lo Stato di diritto solitamente garantisce con armonia.

Con il divampare della pandemia del Coronavirus – scrive l’Autore – gli Stati nazionali democratici, in quanto attori impegnati in prima linea, hanno dovuto affrontare, dalla prospettiva della filosofia del diritto soprattutto su una questione: quali obblighi, in una situazione simile, sono imposti ai governi dai principi di una costituzione liberale e quale margine di manovra hanno nei confronti dei loro cittadini?“.

Il testo è suddiviso in 7 capitoli:

1. La sfida globale del Sars-CoV-2 per i principali attori nazionali
2. Il conflitto: misure di prevenzione più rigide o più permissive?
3. Che obiettivo ha la tutela della salute da parte dello Stato?
4. Il governo può imporre la solidarietà ai cittadini?
5. Può il governo mettere in conto un aumento evitabile dell’eccesso di mortalità?
6. Solidarietà del cittadino e autonomia privata della persona
7. Come intendere il primato della tutela della vita e della salute da parte dello Stato?

L’aporia – evidenzia l’Autore – tra imposizione legale e solidarietà deriva dalla tensione che nella pandemia si è determinata nella Costituzione tedesca tra due principi: l’autonomia democratica dei cittadini nel perseguire politicamente scopi collettivi, da un lato, e la protezione da parte dello Stato dei loro diritti soggettivi, dall’altro. (…) Questo equilibrio viene meno non appena lo straordinario sforzo collettivo per difendersi da un pericolo naturale che minaccia dall’esterno la vita del singolo richiede ai cittadini un contributo di solidarietà di gran lunga maggiore di quello consueto. La richiesta asimmetrica di solidarietà ai cittadini in cambio delle libertà soggettive assicurate, invece, ugualmente a tutti, si può giustificare sulla base della sfida di una situazione eccezionale. Pertanto è legittima solo per un tempo limitato“.

L’introduzione al testo è di Gustavo Zagrebelsky, costituzionalista, presidente emerito della Corte costituzionale.

Per l’acquisto diretto del testo.

Jürgen HabermasProteggere la vita. I diritti fondamentali alla prova della pandemia, Bologna, Il Mulino, 2022, pp. 117, € 12,00.