Pievani, La fine del mondo. Guida per apocalittici perplessi
La catastrofe, la resa dei conti finale con la storia, ci affascina da sempre.
Telmo Pievani insegna Filosofia delle scienze biologiche nell’Università di Padova.
Con la casa editrice Il Mulino pubblica questo saggio, pagine piene di ironia ci propongono un messaggio positivo di umiltà evoluzionistica e di accettazione della contingenza della vita sulla Terra, per decidere che cosa fare quando anche questa volta il mondo non sarà finito.
“Nel breve viaggio delle pagine che seguono – scrive l’Autore nel Prologo – esploreremo insieme alcuni risvolti di questa icona del tempo contemporaneo: la fine del mondo. Lo faremo evocando cinque parole chiave e interpretandole in una prospettiva evoluzionistica: catastrofe, disastro, nemesi, estinzione, apocalisse“.
Il testo è strutturato in 5 capitoli:
1. Catastrofe (le cose cadono a pezzi e non smettono mai di cadere)
2. Disastro (cattive stelle: l’invenzione della calamità «naturale»)
3. Nemesi (comunque sia, è colpa nostra)
4. Estinzione (siamo i figli della fine del mondo degli altri)
5. Apocalisse (che fare dopo che il mondo, anche questa volta, non sarà finito)
“Ciò che dobbiamo temere – evidenzia l’Autore – non è un’apocalisse, ma che il futuro lasciato ai nostri discendenti sia peggiore del presente: più monotono, più povero, più conflittuale“.
Questo testo scritto nel 2012, a distanza di 10 anni – 2022 – risulta quanto mai attuale e denso di riflessioni meritevoli di essere lette e condivise.
Per l’acquisto diretto del testo.
Telmo Pievani, La fine del mondo. Guida per apocalittici perplessi, Bologna, Il Mulino, 2012, pp. 183, € 12,00.