Famiglia,  Nuove forme di famiglie,  Società

Moia, Nel cognome del padre e della madre. Come cambierà la famiglia nei prossimi decenni tra denatalità, emergenze educative e conflitti di genere

Da patriarcale a nucleare. È questo il passaggio della famiglia.

Luciano Moia è Caporedattore da oltre 20 anni di Noi genitori & figli (oggi Noi famiglia & Vita), mensile di Avvenire; è stato anche responsabile della redazione Catholica e degli Interni nel quotidiano Avvenire. In precedenza ha lavorato ne Il Giornale di Montanelli, La Voce e L’eco di Bergamo. Sposato, due figli. Autore di una ventina di saggi sulla famiglia.

Con la qualificata Edizioni Sanpino pubblica questo testo dove, tra numerosi punti, sostiene che non basta proclamare complementarietà e reciprocità all’interno della coppia. Occorre avere il coraggio di ammettere che questa strada deve passare da una parità di genere effettiva e convinta (che non vuol dire annullare le diversità).

“La famiglia della tradizione – scrive l’Autore – quella dove c’è una mamma e un papà, che sono anche moglie e marito, e poi due o più figli, e poi magari anche i nonni che vivono insieme o magari al piano di sotto, è purtroppo quasi un reperto di archeologia sociale”.

Il testo è suddiviso in 4 capitoli:

1. Ridefinire la famiglia
2. L’emergenza educativa e i “minori dimenticati”
3. Affettività e sessualità
4. Tutti anziani. E poi?

Luciano Moia propone cinque punti di riflessione che inanellano tutto il libro:

“1. Ragionare sulla famiglia del futuro è importante perché la famiglia non è un bene fungibile, cioè intercambiabile, sostituibile con qualche altro apparato. (…)
2. Essere convinti che la famiglia sia insostituibile e preziosa non significa però rinunciare a confrontarsi con i cambiamenti della famiglia stessa. (…)
3. Ragionare sui modelli familiari che ci attendono è poi importante per non perderci in lamentele sterili e valutazioni superficiali. (…)
4. Pensare agli sviluppi dei modelli familiari ci dovrebbe mettere al riparo da una tentazione piuttosto diffusa. Illuderci cioè che tutto il bene sia alle nostre spalle e tutto il male stia per rovinarci addosso. (…)
5. Amare la famiglia, avere a cuore tutto il bene che rappresenta nella vita delle persone e della società significa avere fiducia che quel bene, proprio perché profondamente radicato nell’intimo delle relazioni più importanti, non potrà essere messo in discussione né da evoluzioni istituzionali né da trasformazioni di costume”.

Un libro, questo, che va letto e meditato attentamente perché è reale, con i piedi per terra e il realismo discernente che contraddistingue l’amico Autore.
a cura di GR.

Luciano MoiaNel cognome del padre e della madre. Come cambierà la famiglia nei prossimi decenni tra denatalità, emergenze educative e conflitti di genere, Pecetto Torinese, Edizioni Sanpino, 2022, pp. 95, € 15,00.