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Parsi, Il posto della guerra e il costo della libertà

La fascetta posta sul libro è la chiave di lettura di questo libro: il punto non è fermare la guerra, il punto è salvare la democrazia.

Vittorio Emanuele Parsi è professore ordinario di Relazioni internazionali nella facoltà di Scienze politiche e sociali dell’Università Cattolica di Milano, dove insegna anche Studi strategici ed è direttore di aseri (Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali). Insegna inoltre presso l’Università della Svizzera Italiana. È socio della Società Italiana di Scienza Politica (sisp), membro fondatore della Società per lo Studio della Democrazia (ssd), membro dell’Advisory Board di lse ideas (Center for Diplomacy and Strategy at the London School of Economics) ed è stato presidente dello sgri (Standing Group di Relazioni Internazionali, 2013-2020). Editorialista del Messaggero, è ospite e animatore del dibattito in molte trasmissioni televisive e radiofoniche. È capitano di fregata della Marina Militare (ris.) dove ha servito fino a ottobre 2021.

Con la prestigiosa casa editrice Bompiani pubblica questo testo ponendo al centro che ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali. 

“Quello che qui sostengo – scrive l’Autore nell’Introduzione – è che la pace interna all’Europa può essere difesa con mezzi pacifici fin tanto che anche chi è ai suoi confini accetta di farlo, ma dev’essere difesa con altri, più classici mezzi se qualcuno la minaccia dall’esterno. È un inganno pensare che ‘pacifico’ significhi ‘imbelle’, che essere disarmati e indifesi possa funzionare di fronte a un aggressore che non si fa scrupoli a usare la forza, che fingersi morti possa salvarci”.

Il volume è strutturato in 5 capitoli, con Introduzione e Epilogo:

1. Il posto della guerra
2. I due Occidenti
3. L’era della divergenza
4. Il costo della libertà: una questione di ecologia politica
5. Ripensare la guerra

L’invasione russa dell’Ucraina non è solo una dichiarazione di ostilità mortale nei confronti di quel paese, ma è anche un’esplicita aggressione all’Occidente democratico e ai principi e alle regole su cui si fonda.

Ripensare la guerra, e il suo posto nella cultura politica europea contemporanea, dopo l’Ucraina è il solo modo per non trovarsi di nuovo davanti a un disegno spezzato senza nessuna strategia per poterlo ricostruire su basi più solide e più universali.

Vittorio Emanuele ParsiIl posto della guerra e il costo della libertà, Firenze, Bompiani, 2022, pp. 211, € 17,00.