Opere letterarie tradotte

Dom Duarte, Leale consigliere

Una delle opere più importanti della letteratura medievale portoghese per la prima volta tradotto in italiano (sia pure non in forma integrale).

Il lavoro è stato curato da Roberto Mulinacci e pubblicato con la prestigiosa casa editrice Carocci.

Roberto Mulinacci è professore associato di Lingua e linguistica portoghese e brasiliana all’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Si occupa principalmente di sociolinguistica e glottodidattica del portoghese, nonché di teoria della traduzione. 

Dom Duarte (1391- 1438) è stato l’11° re del Portogallo.

“Il torto da riparare – scrive il curatore e traduttore del testo rivolgendosi direttamente a Dom Duarte – era quello scandaloso disinteresse della cultura internazionale, in generale, e di quella italiana, in particolare, nei confronti della tua opera, nella fattispecie di questa che qui si presenta e che soltanto adesso, a distanza di quasi seicento anni, vede finalmente la luce in una lingua altra dal portoghese”.

Il testo vede nella parte sinistra la lingua portoghese e nella parte destra la traduzione in italiano.

L’indice è così composto:

Capitolo I. Delle parti del nostro intendimento
Capitolo II. Dell’intelletto e della memoria
Capitolo III. Dell’esposizione delle volontà
Capitolo X. Breve esposizione dei peccati, e per primo di quello della superbia
Capitolo XI. Del suddetto consiglio
Capitolo XII. Della vanagloria
Capitolo XIII. Dei casi in cui serve la vanagloria
Capitolo XIIII. Che parla della suddetta vanagloria
Capitolo XV. Dell’invidia
Capitolo XVI. Della collera
Capitolo XVII. Dell’odio
Capitolo XVIII. Della tristezza
Capitolo XIX. Del modo in cui mi ammalai di umore melancolico e ne guarii
Capitolo XX. Delle cause per cui aumenta il sentimento dell’umore melancolico e dei rimedi contro di esse
Capitolo XXI. Della tristezza che ha origine da peccati o virtù
Capitolo XVIII. Del più forte tipo di tristezza
Capitolo XVIIII. Delle parti del tedio
Capitolo XXIV Del consiglio che su questo detti all’Infante Dom Pedro
Capitolo XXV. Dell’afflizione, amarezza, dispiacere, fastidio e saudade
Capitolo XXVI. Del peccato dell’oziosità
Capitolo XXVII. Della quinta e sesta specie di cause per cui cadiamo nell’oziosità
Capitolo XXVIII. Del peccato dell’avarizia
Capitolo XXX. Del peccato della lussuria
Capitolo XXXI. Sulla questione del perché alcuni in vecchiaia cadono nella lussuria, da cui furono preservati in gioventù
Capitolo XXXII. Del peccato della gola
Capitolo XXXIII. Della fede
Capitolo XXXVIII. Della speranza
Capitolo XXXIX. In cui si mostrano le circostanze per le quali si dà e si muta la nostra condizione
Capitolo RIII. Della carità
Capitolo RIIII. Dei modi d’amare
Capitolo RV. Del modo in cui si devono amare gli sposi
Capitolo RVI. Del modo in cui ci si deve comportare affinché le buone mogli temano meglio i propri mariti
Capitolo RVIII. Perché gli amori provocano più sentimento nel cuore di ogni altra benevolenza
Capitolo l. Della prudenza, giustizia, temperanza, fortezza in generale e delle condizioni che riguardano il buon consigliere
Capitolo LI. Della virtù della prudenza in particolare
Capitolo LIII. Di altri speciali avvertimenti sulla prudenza
Capitolo LIIII. Delle ragioni per le quali mi pare bene fuggire dalla pestilenza
Capitolo LX. Delle virtù che si richiedono a un buon giudicatore
Capitolo LXIII. Del contentarsi
Capitolo LXXXI. Delle stanze del nostro cuore, e di come ad esse debbano essere appropriati certi fini
Capitolo LRV Delle due barche, cioè della sana e della rotta
Capitolo LRVIII. Della pratica che avevamo con il Re, mio Signore e Padre, la cui anima Dio abbia in gloria
Capitolo LRIX. Del modo di trasporre in volgare un testo
Capitolo C. Del governo dello stomaco
Capitolo CIII. Del rispetto della lealtà, con cui ha fine tutto questo trattato

Scritto negli ultimi mesi di vita dell’autore, questo trattato di «morale e virtuosa scienza», idealmente destinato a fornire alla corte un modello di condotta cristiana, è rimasto, purtroppo, inedito fino al 1843. Ma, più che come manuale di filosofia pratica, incentrato su una interessante rilettura del sistema dei vizi e delle virtù, il Leale consigliere deve la sua fama postuma soprattutto ad alcuni capitoli, come quello che analizza per la prima volta il concetto di saudade o quelli in cui, quasi duecento anni prima di The Anatomy of Melancholy di Robert Burton, prende corpo un’anatomia della malinconia basata interamente sull’esperienza personale del sovrano, vittima di questo male oscuro.

Dom DuarteLeale consigliere, Roma, Carocci, 2022, pp. 470, € 44,00.