Baldacci, Giovedì santo. Sulla soglia del mistero
È la porta d’ingresso del Triduo pasquale.
La qualificata casa editrice San Paolo pubblica questo testo all’interno della collana di liturgia diretta da Alessandro Amapani e Goffredo Boselli che comprende 8 agili testi per vivere i singoli momenti della Settimana santa, della Pasqua e del tempo di Pasqua, cuore dell’anno liturgico.
Il presente testo è redatto da Morena Baldacci docente di Liturgia alla Pontificia Università Salesiana di Torino.
“Il Giovedì santo – scrive l’Autrice – è il portico del Triduo pasquale, dei giorni più santi di tutto l’anno liturgico, chiamati nella tradizione della Chiesa il Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto”.
Il testo è strutturato in 2 capitoli e relativi paragrafi:
1. Il portico dei giorni santi
2. Mistagogia del Giovedì santo
L’ultima Cena, che si celebra in questo giorno, è inseparabile dalla passione e dalla risurrezione del Signore. Essa, infatti, anticipa, implica ed esprime gli eventi fondatori: il pane è spezzato, come spezzato sarà il corpo, il vino è versato, come versato sarà il sangue. Nel pane spezzato e nel vino versato s’inscrive tutto il mistero della morte vivificante del Signore: il rito della Cena si fa narrazione dell’amore di Dio crocifisso, gestualità segreta eppure rivelatrice, disegno di quella forma, quella del pasto, che plasmerà per sempre il volto della Chiesa.
“In questo giorno – evidenzia l’Autrice – siamo invitati a riunirci per celebrare un banchetto nuziale: il mistero di un Dio che sceglie, per amore, di abbassarsi fino a toccare i nostri piedi. Dalla tavola alla terra, dalla bocca ai piedi gli eventi bussano alla memoria del cuore, ci raduna il ricordo dell’ora in cui una grande passione avvampa e, nelle mani della sua sposa, Cristo consegna e affida al suo Corpo e il suo Sangue, quale nuova ed eterna alleanza”.
Morena Baldacci, Giovedì santo. Sulla soglia del mistero, Milano, San Paolo, 2022, pp. 92, € 8,90.