Bazzicalupo, Superbia. La passione dell’essere
Parla senza ascoltare, ha sempre ragione: è presuntuoso. Ha soldi e potere, tutto gli è dovuto: è borioso.
Laura Bazzicalupo insegna Filosofia politica nell’Università di Salerno. La sua area di ricerca è la biopolitica.
Con la prestigiosa casa editrice Il Mulino pubblica questo testo all’interno della collana Intersezione sezione speciale dedicata ai 7 vizi capitali, curata da Carlo Galli.
“La superbia – scrive l’Autrice – è un peccato della verità dell’essere, non vuole prendere atto di chi siamo, non vuole vedere, è accecata, delira, si crede onnipotente, pura, indenne del male, fiduciosa di sé come era Edipo, saggio tiranno di Tebe. Che non vedeva dentro di sé, nel suo passato, nel suo inconscio, la sventura che gli era stata destinata”.
Il testo è suddiviso in 5 capitoli:
1. «Initium omnis peccati superbia»
2. Antica superbia
3. Nuova, moderna superbia
4. Caleidoscopio di superbi
5. Nuovissima superbia
La superbia occupa, nella gerarchia dei vizi, un posto speciale, ne è la regina perché radicata nella condizione originaria dell’uomo come male ambiguo, come desiderio di conoscere ma al tempo stesso di eccedere la misura.
Queste pagine, pertanto, ci avvicinano ai grandi superbi della cultura occidentale: da Adamo ed Eva ai tiranni prigionieri delle ideologie, fino ai protervi paladini della tecnoscienza che manipola la vita, e alle figure banalmente arroganti dei nostri tempi.
Laura Bazzicalupo, Superbia. La passione dell’essere, Bologna, Il Mulino, 2008, pp. 145, € 12,00.