LGBT+,  Rivista Credere Oggi

Persone LGBT+ e amore cristiano. Rivista “Credere Oggi”, fascicolo 1-2023 – n. 253

La domanda-cornice è: che esperienza di amore vivono le persone LGBT+?

La Rivista “Credere Oggi” edita dalle Edizioni Messaggero Padova dedica il fascicolo 1/2023 al tema delle persone LGBT+ e amore cristiano.

“Cambiano drammaticamente gli scenari climatici e ambientali – si legge nell’Editoriale -, si modificano profondamente quelli geopolitici, mentre forti elementi di novità vanno pure interessando quelli socioculturali. È proprio a quest’ultimo versante che si volge lo sguardo di «CredereOggi» con questo fascicolo, dedicato alle istanze poste al mondo credente dall’emergere della realtà LGBT+. Importante notare fin da subito che in tale espressione l’accento si sposta sempre più sul «+»: il movimento si espande e si articola in forme sempre più complesse e anche alcuni degli interventi presenti nel testo usano acronimi più articolati, espressivi di tale dinamica”.

Il numero 1/2023 vede i seguenti contributi:

DAMIANO MIGLIORINI, Le istanze dei credenti LGBT+. Profilo teologico
GIANNI GERACI, I gruppi di persone LGBT+ credenti
DOMENICO CRAVERO, Le differenti identità LGBT+
GIUSEPPE GIORDAN, La politica della visibilità. I movimenti LGBT+ tra differenza e omologazione
PIERLUIGI CONSORTI – LUIGI MARIANO GUZZO, Il riconoscimento legislativo. Profilo giuridico
PIER DAVIDE GUENZI, Dal disciplinamento dei corpi all’accoglienza delle persone: il magistero cattolico e la questione LGBT+
LETIZIA TOMASSONE, Il percorso delle chiese protestanti con le persone LGBTQ+
ARISTIDE FUMAGALLI, La sfida delle identità differenziali
GIUSEPPE PIVA, Una pastorale con persone LGBT+?

“Le persone LGBT+ hanno bisogno di una pastorale specifica? – si domanda p. Giuseppe Piva nel suo contributo -. No, non dovrebbero averne bisogno. Ma se ora parliamo di pastorale con persone LGBT+, lo facciamo in senso provvisorio, contingente, viste le attuali condizioni di esclusione dei cristiani LGBT+ nella comunità cristiana. Non ne avrebbero bisogno, come non ne hanno bisogno le persone eterosessuali e cisgender. Invece, come tutti i fedeli, hanno bisogno o, meglio, hanno diritto di una cura personale che li aiuti a vivere la loro fede nella comunità a partire dalla loro particolare condizione di vita. Il problema è che, per motivi diversi, nella comunità cristiana la particolare condizione di vita “data” delle persone LGBT+ è considerata di frontiera, irregolare, problematica. Sarebbe come giudicare problematica o irregolare la condizione esistenziale delle persone eterosessuali o cisgender in quanto tali; quando, invece, potrebbero essere giudicate così solo alcune loro scelte di vita, come ad esempio una convivenza non matrimonio, o una seconda unione dopo il divorzio; ma non ha senso per queste giudicare problematico il loro “essere” eterosessuali. E invece, purtroppo, le persone LGBT+ hanno spesso ricevuto da parte della società e della chiesa una valutazione negativa per il loro essere LGBT+, prima ancora del loro agire responsabile”.

In definitiva – evidenzia p. Piva – “è ora di portare a termine il movimento di progressiva inclusione delle persone LGBT+ nella comunità ecclesiale non riservando loro una “nicchia” pastorale, che alla fine non farebbe altro che confermare la loro non “omogeneità” con il resto “normale” del popolo di Dio”.

Rivista “Credere Oggi”Persone LGBT+ e amore cristiano, Fascicolo 1-2023 – n. 253, Edizioni Messaggero Padova, 2023, pp. 156, € 9,50.