Gesuiti,  Studio & Ricerca

Bianchini-Rochini (eds.), La vocazione alla missione nella storia della Compagnia di Gesù. Origine ed evoluzione delle indipetae (XVI-XIX secolo)

Un sismografo dell’Ordine, capace di restituirne gli orientamenti e le evoluzioni. 

Paolo Bianchini è professore ordinario di Storia della Pedagogia all’Università di Torino. Si occupa di storia dell’educazione e delle pratiche di diffusione della cultura in Europa tra xviii e xxi secolo. È autore di monografie e saggi in italiano, inglese, francese, spagnolo e portoghese.

Marco Rochini è ricercatore presso l’Istituto di Storia dell’Europa Mediterranea (CNR) e docente di Agiografia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Fa parte del comitato di redazione della rivista «Annali di Scienze Religiose». 

Con la qualificata casa editrice Morcelliana hanno curato questo volume che raccoglie i contributi della giornata di studi intitolata Le Litterae indipetae come fonte per la storia della Compagnia di Gesù: nuove prospettive di ricerca. Le indipetae, le lettere che i gesuiti scrivevano al generale per chiedere di essere inviati in missione, costituiscono una fonte dallo straordinario rilievo storiografico, che non ha eguali in altri ordini religiosi.

“Le indipetae, conservate presso l’Archivio Romano della Compagnia di Gesù – scrivono i Curatori – costituiscono una fonte straordinaria, sia per la consistenza quantitativa e cronologica sia per le prospettive di ricerca ad essa connesse. Dai primi anni successivi alla fondazione della Compagnia sino alla soppressione del 1773 e dalla ricostituzione del 1814 sino almeno al Concilio Vaticano ii i gesuiti hanno espresso il loro desiderio missionario nelle indipetae. Per quanto riguarda la cosiddetta “Antica Compagnia”, ossia la Compagnia prima della soppressione, si sono conservate circa 14.000 indipetae, scritte da circa 6.167 gesuiti. Le lettere sono raccolte nel “Fondo Gesuitico”, cui se ne aggiungono altre, conservate in altri fondi. Per quanto concerne la “Nuova Compagnia”, ossia l’Ordine a seguito della ricostituzione, si conservano, per quanto riguarda l’Italia, circa duemila lettere. Queste indipetae, a differenza di quelle dell’Antica Compagnia, non sono raccolte in un unico fondo, ma sono divise per province”.

Il testo è strutturato in 9 contributi.

“Lo studio condotto su porzioni limitate del “Fondo Gesuitico” – evidenziano i Curatori – ha costituito, la base di partenza per analisi comparative. Questa prospettiva di ricerca, ancora oggi in divenire, ha consentito di mettere a confronto le indipetae scritte in diverse aree geografiche e in diversi periodi storici, indagando le continuità e le discontinuità riguardo a svariati temi. Questo ha permesso di comprendere come, accanto ad alcuni tratti comuni che, seppur con diverse sfumature, sono presenti in tutte le lettere, indipendentemente dall’area geografica di provenienza e dal periodo in cui furono scritte, le indipetae presentino riguardo ad alcuni temi una evoluzione che è il frutto, in primo luogo, dell’influenza che il contesto storico ebbe sull’elaborazione della strategia missionaria della Compagnia”.

Paolo BianchiniMarco Rochini (eds.), La vocazione alla missione nella storia della Compagnia di Gesù. Origine ed evoluzione delle indipetae (XVI-XIX secolo), Brescia, Morcelliana, 2023, pp. 256, € 22,00.