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Dondi, L’eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974

La stagione dello stragismo, ignota ai Paesi dell’Europa occidentale, ha minato le istituzioni democratiche e la convivenza sociale dell’Italia.

Mirco Dondi insegna Storia contemporanea all’Università di Bologna, dove dirige il Master di Comunicazione storica. Èmembro del Centre de Recherches Italiennes (Crix) Études Romanes dell’Università di Paris Nanterre, responsabile scientifico dell’Archivio italiano delle memorie e direttore della rivista “Bibliomanie”. 

Con la qualificata casa editrice Laterza pubblica questo saggio dove ricostruisce gli episodi stragisti, soffermandosi, in particolare, sul loro impatto immediato.

“Sei stragi – scrive l’Autore – sono racchiuse in sei intensi anni, dal 1969 al 1974. Si tratta degli episodi più noti e gravi legati ad attentati con esplosivi:
1) Piazza Fontana a Milano il 12 dicembre 1969: 17 morti e 105 feriti;
2) treno Freccia del Sud il 22 luglio 1970 a Gioia Tauro: 6 morti e 54 feriti;
3) l’uccisione dei carabinieri a Peteano il 31 maggio 1972: 3 morti e 3 feriti;
4) strage alla questura di Milano il 17 maggio 1973: 4 morti e 46 feriti;
5) Piazza della Loggia a Brescia il 28 maggio 1974: 8 morti e 94 feriti;
6) treno Italicus a San Benedetto Val di Sambro il 4 agosto 1974: 12 morti e 44 feriti”.

Il testo è suddiviso in 7 capitoli:

1. Alle radici della strategia della tensione: guerra psicologica e guerra non ortodossa
2. Montare o smontare un evento
3. 1969: il conflitto crescente
4. Piazza Fontana
5. Dai giorni blindati alla strage di Peteano 1970-72
6. Posticci travestimenti rossi e Rosa dei venti
7. 1974: Brescia, l’Italicus e un’apparente conclusione

“Gli attentati – evidenzia l’Autore – sono una forma di riequilibrio degli assetti di potere. Più precisamente, come affermano i terroristi neri, le stragi diventano uno strumento di lotta politica, per costringere lo Stato a far approvare leggi di emergenza. Il fenomeno rientra in un’articolata trama definita strategia della tensione. L’espressione Strategy of tension compare sul settimanale britannico “The Observer”, in un articolo uscito all’indomani della bomba di Piazza Fontana. La definizione è frutto di un gioco di parole che designa una doppia opposizione: – in ambito nazionale, alla strategia dell’attenzione pronunciata dal leader democristiano Aldo Moro nel febbraio 1969 riferendosi con interesse all’evoluzione del Pci; – in ambito internazionale, alla politica di distensione“.

Mirco DondiL’eco del boato. Storia della strategia della tensione 1965-1974, Bari, Laterza, 2023, pp. 445, € 14,00.