Docenti & scuola,  Riforma della scuola

Laffranchini, Per una scuola umana

Analisi dei bisogni e dei diritti, performance, competenze disciplinari sono risposte particolari insoddisfacenti per un soggetto che, essendo uno e non divisibile, si rivolge al mondo con tutto di sé. 

Roberto Laffranchini, laureato in Lettere moderne presso l’Università degli Studi di Milano, ha diretto le scuole gestite dalla Fondazione San Benedetto di Lugano, di cui è attualmente consulente pedagogico-didattico. Ha insegnato Storia ed Etica presso il liceo della Diocesi di Lugano.

Con la qualificata casa editrice Itaca pubblica questo testo confrontando la propria esperienza di direttore e professore con tesi e testi di filosofi, poeti e scrittori, con pensieri e dogmi della didattica di ieri e di oggi, non si esenta da nessuna delle grandi questioni educative. 

“In questo lavoro – scrive l’Autore nell’Introduzione – mi riferisco soprattutto al percorso che allievi e allieve compiono dal loro ingresso nella realtà scolastica fino al termine della scuola media: dai 4 ai 15 anni circa. È un periodo di grandi cambiamenti, in cui bambini e bambine si accorgono di crescere e, in vario modo, prendono particolare coscienza di loro stessi in relazione con il mondo in cui sono e in cui si sentono proiettati. Attraverso le possibilità del proprio corpo e della propria mente, attive e passive, scoprono nuove connessioni con la realtà”.

Il libro parte da tale “sorgente dell’io”. Di contro a certi dogmi pedagogici, l’unico punto di partenza ragionevole nel “Paesaggio dell’educazione” è l’esperienza, da cui sorgono gli interrogativi sul senso della realtà e che dà corpo al percorso della conoscenza, il grande scopo della scuola. 

“La scuola – evidenzia l’Autore – è uno dei luoghi in cui è in atto questa visione sistematica. È il primo ambito, dopo la famiglia, in cui una visione del mondo rappresenta l’orizzonte di riferimento e di confronto dell’azione personale e comune. Nella situazione particolare di un istituto scolastico, essa è anzitutto frutto dell’esperienza e della ricerca del singolo insegnante, perché è lui – letteralmente – a dar vita alla conoscenza nel rapporto con gli allievi. Ma, in un contesto comunitario, non può prescindere dalla continua interazione con i colleghi, proprio perché un sapere nasce già esistenzialmente nella relazione con ciò che è altro da sé”.

Roberto LaffranchiniPer una scuola umana, Castel Bolognese, Itaca, 2023, pp. 272, € 20,00.