Dialogo Ecumenico,  Islam,  Studio & Ricerca

Luca, Teologia delle differenze. Nuove prospettive per la missione francescana del dialogo con l’Islam

Il Cristianesimo è costretto a confrontarsi con altre spiritualità, in una società che è ormai plurireligiosa. Come interpretare tale pluralità nel discernimento ai fini di una nuova evangelizzazione?

Stefano Luca è frate minore cappuccino della Provincia di Lombardia e presbitero. Ha un dottorato in Missiologia (PUG) e una licenza in Arabo e Teologia Coranica (PISAI). Dal 2005 opera in ambiti missionari in Europa, Africa Subsahariana, Nord Africa e Medio Oriente. È professore in materie di Missiologia, Islamistica e Teatro Sociale. È ricercatore per la Plateforme Universitaire de Recherche sur l’Islam en Europe et au Liban (PLURIEL). È parte del KAICIID International Fellows Programme. Co-dirige il dipartimento interfrancescano Franciscan Social Theatre – Empowering Human Fraternity through the Arts. Già consultore per i rapporti con i musulmani per l’UNEDI-CEI, è attualmente il responsabile del Dialogo Ecumenico e Interreligioso per il Vicariato Apostolico dell’Arabia Meridionale (AVOSA) e presta il suo servizio presso l’Abrahamic Family House (AFH) di Abu Dhabi

Con la qualificata casa editrice Edizioni Terra Santa pubblica questo testo dove l’Autore si focalizza sulle relazioni cattolico-islamiche concernenti le spinose questioni missiologiche di dialogo, annuncio e conversione.

“Ci siamo chiesti – si domanda l’Autore nell’Introduzione -: come poter concretamente interpretare la pluralità religiosa come kairòs ai fini di una nuova evangelizzazione? Il nostro libro risponde a questa domanda focalizzandosi sulle relazioni cattolico-islamiche concernenti le spinose questioni missiologiche di dialogo, annuncio e conversione”.

Il testo è strutturato in 4 capitoli:

1. Dialogo, annuncio e conversione in ambito cattolico 
2. Dialogo, da‘wa e conversione in ambito islamico 
3. Dialogo, annuncio e conversione in uno stile francescano missionario: la categoria dell’«integrazione integrale» 
4. Due esempi di possibili applicazioni 

“Riportiamo alcuni quesiti – evidenzia l’Autore – che possono emergere dopo la lettura del testo: questa categoria, credibile in relazione all’Islam, è applicabile anche agli altri ambiti del dialogo? Ad esempio al dialogo con altre religioni che non siano quella islamica? Ancora, che ricadute avrebbe l’«integrazione integrale» all’interno del dialogo ecumenico? Che senso dispiegherebbe in un orizzonte cristiano che tende all’unità nella pluriformità? E che dire del dialogo con i non credenti? Come estendere questo approccio ad esempio rivitalizzando la «Cattedra dei non credenti»18 istituita dal cardinal Martini? È possibile che la controparte, qualunque essa sia, strumentalizzi o non accolga favorevolmente questa categoria? L’augurio allora è quello di porsi in ascolto dello Spirito Santo per camminare sempre più verso una teologia fraterna-sinodale non di «riproduzione acontestuale del già fatto», ma di «missione creativa dell’inedito Divino».

Prefazione di Laurent Basanese SJ. Postfazione di Mons. Paolo Martinelli OFMCap.

Stefano LucaTeologia delle differenze. Nuove prospettive per la missione francescana del dialogo con l’Islam, Milano, Edizioni Terra Santa, 2024, pp. 224, € 20,00.