Esperienza e narrazione condivisa,  Ricerca collaborativa

Forti (cur.), La forma delle parole

“Cosa cambieresti della società in cui vivi e come? Qual è la tua parola di cambiamento?”.

Micol Forti, storica dell’arte, dal 2000 dirige la Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. È consultore del Pontificio Consiglio della Cultura.

Con la qualificata casa editrice Itaca ha curato questo testo che raccoglie il frutto del concorso di idee “Parole ai giovani”, nato nel 2022 da un’idea del cantautore siciliano Giovanni Caccamo, allievo di Franco Battiato, per la redazione del Manifesto del cambiamento.

“Ho incontrato migliaia di ragazzi in università, carceri e centri d’accoglienza – scrive Caccamo – ascoltato i loro bisogni, le loro paure e la loro visione di futuro. Sono rimasto immediatamente colpito da come il benessere, desiderato e agognato dai nostri nonni e vissuto dai nostri genitori, si sia trasformato oggi in un inibitore di ambizioni e desideri, paradossale causa di una latente, costante e corrosiva infelicità. Ragazzi disorientati e senza sogni chiedono con voce flebile e sibillina attenzioni e ascolto analogico, un contatto umano autentico, fisico, lontano dai social network. Ho scommesso che tra i tantissimi testi ricevuti avrei trovato delle testimonianze di valore in grado di riaccendere qualsiasi giovane si trovasse ad attraversare un periodo di impasse”.

Il testo contiene le opere di:
Francesca Cataldi
Maurizio Cattelan
Mario Ceroli
Emilio Isgrò
Mimmo Jodice
Giulia Napoleone
Mimmo Paladino
Michelangelo Pistoletto
Fabrizio Plessi
Arnaldo Pomodoro
Ferdinando Scianna
Guido Strazza

“Il cambiamento – evidenzia Caccamo – fonda le sue radici sul movimento, richiede immaginazione, consapevolezza e determinazione, l’abbandonarsi alla lentezza, alla fatica e al sogno. Ispirato dalle visioni di cambiamento raccolte, certo che non esista futuro senza radici, ho sentito il bisogno di creare un dialogo nuovo tra analogico e digitale, giovani e saggi. Ho fatto incidere su fogli di carta cotone con caratteri tipografici in piombo alcuni dei nostri testi, utilizzando l’antica tecnica inventata da Gutenberg alla metà del XV secolo, rispettando la stessa poesia e meccanica”.

Micol Forti (curr.), La forma delle parole, Castel Bolognese, Itaca, 2023, pp. 192, € 20,00.