Comunità,  Costruire la città,  Nuova abitabilità urbana

Borgiani, Genova città in dialogo

Ho avuto il piacere di conoscere Gigi Borgiani in un’estate di alcuni anni fa, assieme a sua moglie Serenella. Una bella coppia intrecciata da una reciproca affettuosità sempre più rara. Dopo aver condiviso alcuni giorni con Gigi, nel ritorno verso Pordenone, come quando gusti un buon caffè, mi è rimasto il sapore di una persona appassionata della sua città Genova, della Chiesa (è stato per 7 anni Segretario Generale dell’Azione Cattolica Italiana) ai tempi di Bagnasco, poi con Marco Tasca come Direttore della Fondazione Auxilium espressione della Chiesa di Genova. Nel leggere questo suo ultimo libro, ho ritrovato sulla carta lo stesso gusto che avevo assaporato di persona nel conoscere Gigi.
Edito con KC Edizioni il testo è un bel camminare dentro il cuore interiore della città, perché una città se la vuoi capire, amare, criticare, incoraggiare o la attraversi con le tue gambe passo passo oppure ne parli ma senza sapere di chi e cosa stai parlando.
Gigi Borgiani ha a cuore la sua città perché si sente figlio della sua città e chiesa di Genova.
Se guardiamo la nostra bella città – scrive a premessa del testo – ne proviamo gusto: la focaccia, il pesto, la macaia e il mugugno, il Righi e il porto, il centro storico perennemente da riqualificare, rigenerare, valorizzare, fanno e dicono appartenenza“.
Basta dare una scorsa al sito della Fondazione Auxilium, che Gigi Borgiani dirige, per rendersi conto della concretezza, delle mani in pasta che le persone che vi operano hanno su più fronti (uomini e donne senza dimora, straniere, rifugiate e richiedenti asilo, persone con Hiv/Aids, vittime della prostituzione, famiglie in difficoltà).
Le pagine di questo libro, dunque, rilegato all’interno del carcere di Genova Pontedecimo, affondano nel vissuto delle persone, delle ferite e delle rinascite, delle criticità e delle opportunità. A partire dalla parrocchia stessa: “La comunità cristiana – afferma Gigi che è anche coordinatore del Tavolo Giustizia e Solidarietà della sua diocesi – è chiamata a darsi un tempo nuovo, lontano da prassi scontate e ripetitive, a non restare tranquilla. La presenza della Chiesa è vita di popolo, di un popolo che testimonia fede in Cristo“.
Proprio la rinascita del Ponte Morandi – che ho avuto modo di recensire in questo sito con il libro illustrato a cura di Andrea Botto – ha visto un intero popolo (anche oltre i confini, visto gli stranieri che lo transitano ogni giorno) all’incrocio del cambiamento fondante.
Un nuovo modo, pertanto, di vivere la città non solo è possibile, ma è necessario (il Covid, che Gigi analizza, lo ha gridato forte e chiaro). “Noi cittadini – rilancia Borgiani a ogni lettore che vive nella sua città, nel suo paese di mare e montagna – abbiamo la testa, il pensiero, le competenze, lo spirito innovativo e quello solidale per fare città“.
Le righe dei quaderni delle nostre scuola elementari come copertina del libro, dicono ai giovani di oggi che la città non è già stampata, ma va scritta, riscritta, ridisegnata con l’inventiva e la passione di ciascuno.
In attesa di mangiare la pasta al pesto o il mugugno assieme a Gigi e Serenella a Genova (lo aspetto Gigi!), auguro a questo libro di travalicare i confini di Genova e della Liguria, arrivando ovunque in modo diffusivo, perché dove c’è una città, un paese, una borgata, lì c’è un popolo che la vive. Questo libro di Gigi Borgiani i genitori lo regalino ai figli, i nonni ai nipoti, i preti ai parrocchiani.
Questo libro è disponibile presso le Librerie San Paolo di Piazza Matteotti o presso la Fondazione Auxilium 010 5299528/544, segreteria@fondazioneauxilium.it alla quale andranno i proventi della vendita.

Gigi BorgianiGenova città in dialogo, Genova, KC Edizioni, 2020, pp. 123, € 12,00.