Esilio,  Narrazione,  Riflessioni

Rella, Immagini e testimonianze dall’esilio

L’esilio è anche «la figura di uno stato esistenziale o mentale» o addirittura metafisico come ha scritto un esule, il poeta Iosif Brodskij. È una esperienza estrema che tocca anche ognuno di noi che in qualche istante della nostra vita abbiamo provato l’esperienza di essere proiettati in una terra straniera.

Franco Rella ha insegnato Estetica, soprattutto allo IUAV di Venezia, interpretando la disciplina come in territorio di frontiera e di transito tra la filosofia, la letteratura e le arti. Si è occupato di Rilke, Baudelaire, Platone, la tragedia, Nietzsche e Bataille. Ha scritto numerosi saggi, alcuni dei quali tradotti in più lingue.

Con la prestigiosa casa editrice Jaca Book pubblica questo libro che ha la struttura di un’indagine e di una narrazione, cerca di attraversare alcuni territori, soprattutto letterari e artistici, che sono profondamente segnati dall’esilio. 

Essere nudi – scrive l’Autore nel 1° capitolo – di fronte al mondo, di faccia all’altro: agli occhi che ti guardano, alle cose stesse che allungano tentacoli sinuosi e invisibili che sfiorano vischiosi la tua pelle, insinuandosi negli anfratti bui del tuo corpo, percorrendo sentieri sconosciuti, fino a sfiorare qualcosa di incognito dentro di te in una sensazione indefinita di ebbrezza, di disagio, di sofferenza, di abbandono, e forse di derelizione. La nudità allora è non è solo una condizione ma uno stato dell’essere: si diventa o si ri-diventa essere-nudi. Essere nudi dà così forma all’esperienza del mondo. Una esperienza estrema nella solitudine o nell’atto erotico, quando si scava in sé stessi per esprimere una nudità ancora più profonda da offrire a sé o agli occhi dell’altro, mai disgiunta dal dolore e dal disagio che si accompagnano a questo dono che è spalancamento, offerta del proprio essere come essere-nudi“.

Il testo è strutturato in 16 capitoli:

1. Essere nudi
2. Nudità e vergogna
3. Testimoniare
4. La nudità del testimone
5. Nudità del cuore, nudità dell’anima
6. Non-dove. Il fantasma di Dora
7. La nuda vita
8. La voce e lo sguardo
9. Il testimone scrive
10. La traccia della storia e delle storie
11. Eros
12. Scrivere sé
13. Scrivere niente
14. L’esilio
15. Parole dall’esilio
16. Infine. Altre parole, altri esili

C’è oggi una nudità ipertrofica – evidenzia l’Autore – che non ha nulla a che vedere con l’essere nudi. Una nudità che è abito di scena, che copre e veste da capo a piedi come un saio. Anche la nudità spirituale (o meramente verbale) caparbiamente esibita sul palcoscenico o davanti alle telecamere è vestita di parole: è anch’essa un abito di scena. Trasmette volgarità e impudicizia ben distante da ciò che è essenziale alla nudità: la vergogna o il sacrificio. O meglio: dall’ostensione che unisce vergogna e sacrificio in un atto di donazione o di sfida, di ripiegamento e di oltranza“.

Con Baudelaire, Kafka, Montale, Melville compiamo così un viaggio lungo i confini e dentro terre di esilio fino a riportarci su quella frontiera in cui incontriamo di nuovo l’esilio dei dannati della terra, con una nuova consapevolezza che emerge anche dalle immagini e dalle testimonianze dell’esilio che abbiamo via via incontrato.

Franco RellaImmagini e testimonianze dall’esilio, Milano, Jaca Book, 2019, pp. 218, € 20,00.