Casetti, Schermare le paure
Una concezione degli schermi come media protettivi ci aiuta anche a capire come acquisire una nuova sensibilità adeguata ai tempi che stiamo vivendo.
Francesco Casetti è Sterling Professor of Humanities and Film and Media alla Yale University. Ha lavorato a lungo in Italia, ed è stato visiting professor a Paris III, Iowa, Berkeley e Harvard. È stato Fellow presso la Otago University, l’IKKM di Weimar, e la Freie Universität di Berlino. I suoi interessi riguardano le strategie di comunicazione e le forme di consumo dei media visivi.
La prestigiosa casa editrice Bompiani traduce dall’inglese e pubblica questo testo a partire da questo assunto: gli schermi non sono protesi che estendono la nostra vista, ma qualcosa che ci protegge dall’esposizione diretta alle cose e agli eventi.
“Il cinema – scrive l’Autore nell’Introduzione – non consiste solo nei film: è un dispositivo ottico-spaziale che combina due elementi fondamentali – uno spazio chiuso, separato dal mondo quotidiano, e uno schermo le cui immagini in movimento ristabiliscono il contatto con la realtà da cui gli spettatori sono stati distaccati, o a cui non hanno mai avuto accesso. Veicolate da un potente raggio luminoso e in netto contrasto con il buio della sala, le immagini acquistano forza e intensità insolite. Ne deriva l’idea di una miracolosa epifania: il mondo dello schermo finisce per essere più ricco e dettagliato di quello che può catturare lo sguardo rivolto alla realtà”.
Il testo è suddiviso in 5 capitoli:
1. Schermi, spazi, paure
2. La fantasmagoria
3. Il cinema
4. Le bolle digitali
5. Strategie di mitigazione
Il cinema, evidenzia l’Autore, “è un dispositivo protettivo, che evita agli individui l’esposizione diretta al mondo senza interrompere la loro interazione con la realtà. In questo senso, il cinema appartiene a una stirpe di media moderni che inizia alla fine del diciassettesimo secolo con le proiezioni in una sala buia della Fantasmagoria29 e che trova gli ultimi esempi nelle bolle immaginarie in cui troviamo rifugio mentre ci immergiamo in una conversazione online o in una navigazione sul web, estraniandoci dall’ambiente circostante e concentrandoci sul nostro smartphone o sul nostro laptop”.
Francesco Casetti, Schermare le paure, Firenze, Bompiani, 2023, pp. 320, € 25,00.