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Zagrebelsky, Qohelet. La domanda

Domanda: che cosa sono queste vanità delle vanità di cui ci parla il Qohelet?
Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte costituzionale, è professore emerito di Diritto costituzionale all’Università di Torino. 
Con Il Mulino pubblica questo testo con il quale offre una lettura controcorrente del testo biblico.
La voce di Qohelet – scrive Zagrebelsky – nasce dal nulla e sprofonda nel nulla. È un incontrovertibile assoluto. Nessuno è il comunicatore; il nulla è la comunicazione. Chi legge capisce subito che non c’è nessuno che stia intessendo un dialogo. Qohelet parla per parlare, per dire il nulla. Non è un figurativo, non descrive. Assomiglia a una tela di di Mark Rothko. Non sono interessanti le parole di Qohelet in sé per sé, e neppure per imbastire una discussione con lui avente un oggetto concreto, una figura, una scena della natura: sono interessanti invece, e molto, le parole nostre che pronunciamo dopo essere stati colpiti da quelle di Qohelet. Ci possono piacere e disgustare, ma non possiamo darne il merito o la colpa ad altri che a noi medesimi. In certi momenti vien voglia di mandarlo al diavolo; in altri di tenercelo stretto come un compagno di viaggio che, dal nulla che egli è, instilla dalla soglia della nostra coscienza la suggestione e il tormento del nulla, inducendoci a confrontarci sia con l’una che con l’altra“.

Il testo è suddiviso in 5 sezioni:

I. Il vuoto
II. Riempimenti
III. Il primo strato della creazione
IV. Il secondo strato della creazione
V. Il terzo strato. Al di qua e al di là della morte

Qohelet – evidenzia l’Autore – non parla mai di paura. La paura presuppone che ci si trovi su un terreno solido che può franare. Egli dice che questo terreno non esiste e che tutta la vita è vuoto, dunque anche la morte. (…) Il punto di partenza e di arrivo di questa piccola meditazione – sottolinea Zagrebelsky – è il rigetto della visione lugubre della vita. Qui non c’è alcuna verità da predicare, valida per tutti. È un atteggiamento spontaneo di chi sa provare le gioie che si incontrano lungo i giorni della vita e le pregia più dei dolori che immancabilmente incombono“.

Gustavo ZagrebelskyQohelet. La domanda, Bologna, Il Mulino, 2021, pp. 161, € 14,00.